Attacco in Nigeria: sparatoria in una chiesa cattolica

La notizia dell’attacco in Nigeria risale alle prime ore di domenica mattina, quando un uomo ha iniziato a sparare sulla folla in preghiera nella chiesa cattolica di Ozubulu, la St. Philip Catholic Church, nello stato nigeriano di Anambra.

Il bilancio è di 11 morti e 18 feriti. Tuttavia, stando a una prima ricostruzione, l’attentatore avrebbe colpito dapprima una determinata persona, resosi poi conto di un errore, a causa di uno scambio di persona, ha iniziato a far fuoco sulla folla. Dunque la polizia locale esclude al momento la matrice terroristica e accredita invece l’ipotesi di una guerra tra narcotrafficanti locali. Intanto continua la caccia all’assassino, di cui non si hanno molte notizie, a parte una veste nera che sembrava portare al momento della sparatoria. E, stando alle parole dei fedeli presenti nella chiesa, sarebbero stati diversi gli attentatori, ma la polizia smentisce: ancora tutto da chiarire.

Sull’attacco in Nigeria si è espresso anche Angelino Alfano, che in una nota, riportata su ‘Il Sole24ore’, ha dichiarato: “Condanno con forza il vile attacco sferrato oggi contro la chiesa cattolica di St. Philip, nella località di Ozubulo, nel sud-est della Nigeria. Ancora più efferato e vile perché ha colpito i fedeli nel momento di raccoglimento della preghiera. L’ennesima strage di cristiani conferma che non possiamo abbassare la guardia contro il terrorismo, che punta a sopprimere la libertà religiosa. Colpire i simboli religiosi e le persone che in essi credono, significa infatti violare uno dei principali e fondamentali diritti dell’uomo. Ci stringiamo al dolore dei parenti delle vittime e auguriamo ai feriti una pronta guarigione. Solidarietà, dunque, al governo della Nigeria, a cui ci legano sentimenti di amicizia, e la piena garanzia che l’Italia sarà sempre al suo fianco nella lotta al terrorismo e all’estremismo religioso“.

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