Il Parlamento va in vacanza: ecco le leggi rimaste in sospeso
Sono gli ultimi giorni di lavoro in Parlamento prima dello stop estivo, previsto per il 4 agosto. Alcune leggi importanti ferme in cantiere da mesi dovranno attendere la ripresa dei lavori del 12 settembre per essere discusse definitivamente.
LEGGE ELETTORALE – Si è ricominciato a parlarne, ma non si è ancora arrivati a un dialogo effettivo tra partiti né i leader hanno espresso pareri ufficiali sulla tanto discussa legge elettorale. Il PD deve ancora digerire lo stop di giugno al modello tedesco che sembrava aver messo d’accordo tutte le parti in causa. Il discorso sembrava chiuso, ma è intervenuto sull’argomento Sergio Mattarella, che ha invitato i politici a definire delle nuove regole per evitare di andare al voto con due leggi diverse per Camera e Senato (il Legalicum per Montecitorio e il Consultellum per palazzo Madama). Probabile che i lavori ripartano da dove si erano interrotti, proprio sul modello tedesco bloccato alla Camera da un emendamento approvato nonostante il parere negativo della maggioranza grazie ai voti del M5S.
VITALIZI E IUS SOLI – Si tratta delle due leggi più delicate, sulle quali è difficile mettere d’accordo le diverse forze politiche. Il testo relativo all’abolizione dei vitalizi dei parlamentari, presentato dal deputato del Pd Matteo Richetti, è stato approvato alla Camera anche con i voti del M5S, ma deve ancora superare l’esame del Senato, dove rischia di non essere approvato. I pentastellati hanno insistito per un voto rapido, ma il decreto non verrà discusso prima della ripresa dei lavori di settembre. Lo ius soli è invece una priorità del PD: si tratta di un provvedimento discusso e criticato dalle forze dell’opposizione, che consentirebbe ai figli di cittadini stranieri di ottenere la cittadinanza italiana a determinate condizioni. In questo caso l’errore principale del Partito Democratico sembra essere sul tempismo, dato che la discussione su un argomento così delicato è fortemente condizionata dalla questione migranti (con la Lega Nord in prima fila tra gli oppositori). Come il decreto sui vitalizi, anche quello sullo ius soli è stato approvato alla Camera e attende il passaggio in Senato, dove potrebbe però cadere.
TESTAMENTO BIOLOGICO E CANNABIS – La legge sul testamento biologico è in discussione al Senato. Il provvedimento è terreno di lotta politica tra i partiti, il testo è stato approvato alla Camera lo scorso aprile e da allora è passato a palazzo Madama dove è arenato in commissione igiene e sanità. Nonostante se ne parli da molti anni e la questione sia tornata all’attenzione dei media dopo il suicidio assistito in Svizzera di Dj Fabo, nessun governo è riuscito a portare a conclusione il discorso. Un percorso simile è quello della legge sulla cannabis: dopo un anno di discussione in Parlamento, la legge sulla legalizzazione è stata approvata in commissione alla Camera, ma con un testo modificato rispetto a quello iniziale. È rimasta valida la parte relativa all’utilizzo terapeutico della cannabis, mentre quella più rilevante sulla legalizzazione è stata stralciata. Anche questi delicati temi saranno discussi al Senato alla ripresa dei lavori.
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