Il piccolo Charlie Gard è morto, l’ annuncio dei genitori

 

Una lotta contro il tempo quella del bambino britannico nato con un male incurabile. Così il piccolo Charlie Gand è morto, dopo aver combattuto con coraggio la sua battaglia, dopo aver scatenato un dibattito mondiale e aver diviso l’opinione pubblica. Ne hanno dato il triste annuncio alla stampa sua madre Connie Yates e suo padre Chris Gard.

Papa Francesco ha voluto manifestare la sua vicinanza alla famiglia del piccolo Charlie con un tweet: «Affido al Padre il piccolo Charlie e prego per i genitori e le persone che gli hanno voluto bene». A nulla sono serviti gli appelli, a nulla sono servite le illusioni, le aspettative, le speranze riposte nella politica, nella scienza, nella religione. I genitori del piccolo Charlie avrebbero voluto portarlo negli Stati Uniti, per sottoporlo ad una cura sperimentale in grado di curare la sindrome di deplezione del DNA mitocondriale, che lo stava portando ad un deperimento muscolare. I due giovani genitori si sono ritrovati, loro malgrado, non solo a vivere un vero e proprio incubo, ma anche a dover combattere contro la burocrazia, contro le decisioni dei medici del Great Ormond Street Hospital di Londra, che tenevano in vita il piccolo Charlie con dei macchinari e che ad un certo punto della tragica vicenda hanno deciso che sarebbe stato meglio “staccare la spina”.

Quando il caso è esploso a livello mondiale, e la storia del piccolo Charlie è diventata di dominio pubblico, tutti hanno iniziato a sentenziare sulla vita e sulla morte. Sono stati tirati in ballo la Corte europea dei diritti dell’uomo, il Papa, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Ma i padroni del cielo e della terra, durante i loro ampollosi e ridondanti dibattiti, non sono riusciti a cambiare l’inesorabile corso della storia.

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