Human Right Watch denuncia: “sostanze chimiche contro i migranti di Calais”

Migranti di CalaisIn un rapporto dal titolo “Like living in hell”  l’organizzazione non governativa Human Right Watch ha denunciato gli abusi della polizia francese sui migranti di Calais, dove «l’uso di sostanze chimiche contro i rifugiati è quotidiano». Dall’indagine emerge che le forze di polizia francesi fanno regolare uso di spray al peperoncino contro adulti e bambini, in particolar modo quando questi dormono o in altri momenti in cui non possono opporre resistenza. Il rapporto denuncia anche la confisca di cuscini, coperte e vestiti. Talvolta, si legge, gli spray al peperoncino vengono usati nel cibo e nell’acqua destinati ai migranti; il tutto allo scopo di spingerli ad abbandonare l’area. Like living in hell è il risultato di interviste con oltre 60 richiedenti asilo nelle aree di Calais e Dunkerque, incusi 31 bambini non accompagnati. Attualmente, oltre 400 migranti provenienti da Eritrea, Etiopia e Afghanistan vivono nelle strade di Calais, dopo che nove mesi fa le autorità francesi hanno chiuso il campo profughi nell’area.

«Ci attaccano con lo spray mentre dormiamo» spiega Biniam, 17 anni, a Human Right Watch: «e ci portano via tutte le nostre cose. Lo fanno ogni 2, 3 giorni. Vengono e si portano via anche le nostre coperte». Molti volontari sul posto hanno raccontato che in diverse occasioni la polizia gli ha impedito di svolgere il proprio lavoro, requisendo il cibo destinato ai profughi. Ai volontari che hanno tentato di documentare gli abusi delle forze dell’ordine sono stati sottratti i cellulari per esaminarne i contenuti. Gli stessi volontari raccontano di essere sottoposti a controlli di documenti frequenti, più volte nell’arco di poche ore, e che queste procedure spesso ritardano il loro lavoro e la distribuzione di beni di prima necessità.

Le autorità locali, interrogate da Human Right Watch, hanno respinto ogni accusa. Il vice prefetto di Calais Vincent migranti di CalaisBerton ha escluso l’uso di spray e della forza contro i rifugiati: «Si tratta di affermazioni e dichiarazioni individuali non supportate dai fatti», ha commentato. Durante il vertice a tre Italia-Francia-Germania dello scorso 13 luglio, il presidente francese Emmanuel Macron aveva invitato all’accoglienza: «Gli uomini e le donne che prima arrivavano dalla Siria ora giungono dall’Eritrea e da molti altri paesi in cerca di libertà e devono essere accolti in Europa e in Francia». Solo il giorno prima, il suo governo aveva annunciato iniziative che avrebbero migliorato l’accesso al diritto di asilo, all’alloggio e ad altre forme di supporto. Tutte promesse che cadono nel vuoto a Calais, dove centinaia di persone aspettano da mesi in condizioni disumane con un solo obiettivo: raggiungere il Regno Unito.

 

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