Curiosità e consigli sull’isola di Ponza
Nell’immaginario collettivo l’isola di Ponza è sempre stata una classica “meta in” delle vacanze romane, il luogo perfetto dalle acque cristalline, ricco di movida notturna, di buonissimi ristoranti di pesce, raggiungibile in poco tempo dalla Capitale romana. Ad oggi Ponza rimane il posto ideale dove poter trascorrere le vacanze estive o un lungo caldo week end.
Ebbene sì, l’isola di Ponza sono ormai anni che affascina, o meglio strega, i suoi visitatori, con le sue bellissime bouganville e ginestre, la bellezza dei suoi tramonti e un pittoresco villaggio di case color pastello; quale migliore occasione se non quella di un week end a Ponza per un bellissimo tuffo al mare in compagnia degli amici?
PONZA, SINTESI DI BELLEZZA E OSPITALITA’
Ponza è un’isola facilmente raggiungibile con l’aliscafo da Anzio, oppure con il traghetto da Formia. Insieme a Palmarola, Zannone, Gavi, Ventotene e Santo Stefano, è ancora oggi un must delle vacanze estive. Ponza è un’isola di origine vulcanica, con le sue bellissime calette e i suoi rinomati faraglioni è una delle località più belle di tutto il mediterraneo; inoltre gode di una posizione strategica che l’ha resa grande protagonista sin dall’antichità, da una parte per gli approvvigionamenti che portava alle colonie greche, dall’altra perché fu un importante luogo d’esilio per i Romani. Dopo la caduta dell’impero Romano, l’isola venne abitata da colonie di monaci, per poi passare nelle mani dei saraceni che, con le loro scorrerie, fecero razzia di molti abitanti della zona, facendola rimanere così spopolata fino all’arrivo del Re di Napoli, Carlo III di Borbone, che diede vita alla rinascita culturale e organizzativa del paese, grazie a numerose infrastrutture, tra cui il porto in stile vanvitelliano. Ma è solo negli anni ’50 che Ponza, da luogo di relegazione, divenne un perno del turismo italiano ed europeo. Le sue baie, da Cala Inferno a Cala del Sole, da Cala Fonte a Cala dell’Acqua, da Punta Papa a Chiaia di Luna, il noto “Frontone”, con le sue spiagge che variano per tipologia e colori dal bianco al giallo, fino al grigio perla, nero e rosso, i suoi fondali marini verde smeraldo, vi regaleranno magiche sensazioni.
CALA INFERNO, L’ANGOLO Più SUGGESTIVO DI PONZA
Cala Inferno è uno degli angoli più suggestivi di tutto l’arcipelago, ed è anche il risultato di un’intensa attività vulcanica; infatti quello che oggi rimane visibile ai nostri occhi è ciò che rimane di un cono eroso per più di 1/3 dall’azione disgregatrice del mare. Alla base di questo cono si può notare un piccolo sbarcatoio che, durante l’epoca romana, venne utilizzato per realizzare uno dei tanti depositi dell’acquedotto isolano e importante centro per rifornire l’acqua alle navi italiane durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma perché questo nome così accattivante? Cala Inferno, forse per i 350 gradini che scendono giù a mare. Per oltre due secoli si utilizzò questa cala per caricare e scaricare le merci provenienti dal Porto o direttamente destinate a questi. Da questo punto, l’isola di Ponza appare ancora più magica, velatamente misteriosa e più imponente. Nelle acque di Cala Inferno inoltre affiora il relitto di una nave mercantile, Maria Costanza, che andata in fiamme una ventina di anni fa, in circostanze che tuttora rimangono misteriose, approdò fino a qui. Milioni di turisti ogni anno vengono a far visita in questo punto dell’isola proprio per lo scenario incontaminato, perfetto e suggestivo, a picco sul mare, che renderà ancora più indimenticabile la vostra vacanza!
I FARAGLIONI DI LUCIA ROSA: UNA STORIA VERA
I Faraglioni di Lucia Rosa prendono il loro nome da un fatto realmente accaduto verso la fine dell’800 quando Lucia Rosa, ostacolata dal suo desiderio di sposare un contadino, per mettere fine alle sue pene d’amore si gettò dal punto più alto dei Faraglioni. Qui, a largo delle acque, il mare è limpido cristallino, ottima anche per gli amanti delle immersioni subacquee. Attualmente la spiaggia di Lucia Rosa è chiusa al pubblico a causa del dissesto idrogeologico, un meraviglioso angolo di paradiso che tutti stanno aspettando di veder riaprire. Poco prima di Cala Inferno e di Lucia Rosa, merita di essere menzionato anche l‘Arco del Parroco, una fenditura spaccata alla base da sembrare la tunica di un religioso, denominato anche Faraglione e Grotta dei molluschi, attraverso il quale riescono a passare anche le barche dei pescatori, proprio per la sua grandezza.
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