GP di Silverstone: schiacciante dominio Mercedes, Ferrari nel caos. Tutti i voti del weekend
LA GARA DI SILVERSTONE – C’era la battuta di un famoso film che recitava: “Potrebbe sempre andar peggio, potrebbe piovere“. E puntualmente dopo due secondi iniziava a piovere. Questa scena raffigura bene la gara delle due Ferrari, terza e settima, che riescono a gettare alle ortiche quanto di buono fatto fino ad oggi. La Mercedes invece è perfetta, spaziale come è stata negli ultimi tre anni, prendendosi un’agevole doppietta e rimettendo le cose in chiaro per tutti al mondiale. Il messaggio è molto chiaro, i re sono loro e farli abdicare non sarà cosa da poco. Ecco i voti della tappa inglese della F1.
VOTO 10: HAMILTON – Silverstone è casa sua. Anzi, per dirla parafrasando una serie Tv di successo, è il suo regno. Qui fa il bello e il cattivo tempo. Si prende la Pole, il giro veloce, la prima posizione che non cede mai per tutte le 51 tornate della contesa. Non c’è spazio per errori, per sbavature, non lascia nulla al caso e nulla agli avversari. Torna “the hammer“, il martello, e alla fine, come per magia, si trova a un solo punto dal rivale tedesco nella corsa al titolo iridato. Hamilton è così, quando gira, gira a mille. L’unico neo di giornata resta l’ostruzione su Grosjean nelle qualifiche. Fosse stato penalizzato, avrebbe, con ogni probabilità, vinto lo stesso, magari senza quell’aura da eterno impunito. Speriamo tutti che la FIA smetta di essere così indulgente con qualcuno e molto severa con altri, e lo speriamo proprio per questi piloti, che i loro meritati successi non abbiano sopra ombra di alcun tipo. MARTELLO
VOTO 9: BOTTAS – Quello con la macchina numero 77 è il pilota più caldo di tutti al momento. Parte nono, ma non si scompone e, anche con le gomme soft, riesce a risalire la china fino alle spalle della Ferrari. Allunga la vita delle gomme per ben 30 giri, martellando tempi su tempi e prendendosi in pista il sorpasso sulla Red Bull di Verstappen. Quando rientra con le Super Soft, poi, è uno spettacolo. Infila Vettel con una facilità quasi irrisoria, mettendosi poi a caccia del connazionale Raikkonen. Alla fine lo sorpassa grazie ai problemi alle gomme di quest’ultimo, ma l’impressione è che lo avrebbe ripreso ugualmente. Si regala un altro podio e una splendida doppietta alla sua squadra. FANTASTICO
VOTO 8: RICCIARDO – La prova del giorno sul tracciato inglese di Silverstone, tolta quella dell’hammer Hamilton, è la sua. Parte ultimo, rimonta, sbaglia un attacco e si ritrova ancora ultimo. Rimonta ancora, supera, conserva, gestisce. Alla fine, approfittando del caos Ferrari e dei soliti problemi di chi lo precede si prende una sesta piazza che vale tanto oro quanto pesa. Ricciardo è il pilota forse più solido di tutti al momento. Niente sbavature, niente rischi inutili. Preciso, deciso, umile e sempre sorridente. Vien quasi voglia di vederlo un giorno poter lottare davvero per il titolo. UNA GIOIA PER GLI OCCHI
VOTO 7: VERSTAPPEN – Partiamo dal presupposto che Max non ha nulla da perdere. Metà delle sue gare sono finite nella ghiaia e ormai ha poco da chiedere a questa stagione. In questa condizione l’azzardo per lui è quasi uno stile di vita. Può azzardare al via, può azzardare le staccate, può azzardare le difese e gli attacchi. Tanto, male che vada, finisce nella ghiaia. Peccato che questa non sia proprio la condizione ideale per chi invece si sta giocando un mondiale. Dover superare un pilota che frena nell’ingresso di curva, che cambia traiettoria, che si difende al limite uscendo dal tracciato e poi spingendoti fuori a sua volta, non è proprio il massimo. Lo spettacolo e il risultato danno ragione a lui, ma sarebbe gradito un pizzico di maturità in più ed evitare di far prendere rischi inutili a chi è in lotta per obiettivi più alti dei suoi. INCOSCIENTE
VOTO 6: HULKENBERG – Eguaglia il sesto posto ottenuto sempre in questa stagione (nel GP spagnolo) e bissa così il miglior piazzamento della Renault dal ritorno alle corse avvenuto nel 2016. La prova del pilota tedesco a Silverstone è di quelle da incorniciare, con la stessa strategia delle Ferrari, grazie a una migliore gestione delle gomme riesce addirittura a chiudere davanti al leader del campionato mondiale. Non può fare nulla sul lanciatissimo Ricciardo, ma il sesto posto a ridosso delle Red Bull è già un capolavoro. Il punteggio con il compagno di squadra Palmer al momento registra un impietoso 26-0. UNICA GUIDA
VOTO 5: RAIKKONEN – Bene il terzo posto, per carità, ma anche la gara di Raikkonen lascia molte perplessità. Al via sembra effettivamente lui a chiudere la porta al compagno, permettendo a Verstappen di prendersi la seconda posizione. Ha le gomme ben 6 giri più fresche di quelle di Vettel, ma riesce a forarle addirittura prima del tedesco. Una gara abbastanza anonima, senza guizzi e senza nemmeno la gestione delle gomme che ci si dovrebbe attendere da uno come lui. Risucchiato nel buco nero delle rosse. IMPALPABILE
VOTO 4: MCLAREN – Direi che i nuovi aggiornamenti del propulsore Honda portati a Silverstone per aumentarne l’affidabilità abbiano funzionato bene. Il motore di Alonso infatti si rompe al giro numero 30 di 50, ben oltre la metà gara, segno che l’affidabilità sia, di fatto, davvero aumentata. Di questo passo forse per il 2025 la McLaren dell’asturiano riuscirà a finire un GP. Fino ad allora mangia, prega, ama. VELO PIETOSO
VOTO 3: FERRARI – Giornata nera per la scuderia del cavallino rampante. Se a entrambe le monoposto esplode l’anteriore sinistra a fine GP di Silverstone vuol dire che qualche grosso sbaglio in sede di settaggio è stato fatto. A livello di strategia è corretto l’azzardo di undercut di Vettel su Verstappen, ma non si capisce perché poi non si sia detto al pilota tedesco di risparmiare le gomme per la fine della corsa. Male anche la gestione delle ultime concitate fasi della gara, con il terzo posto di Raikkonen che diventa francamente troppo poco per poter esultare. Con il senno di poi si doveva fermare Vettel subito dopo la foratura di Raikkonen ma in quei momenti non era una scelta facile da prendere. SFASATI
VOTO 2: TORO ROSSO – Tenere ancora Kvyat al volante è pura follia. Ormai il pilota russo è come una bomba a orologeria: tu sai che esploderà, ma non sai dove e quando colpirà. Bisognava togliergli il volante da tempo e domani sarà già troppo tardi. Ormai è chiaro a tutti da un pezzo che il ragazzo non ha le qualità per far parte di questo mondo e prolungare questa agonia è solamente mettere a rischio altre corse, sue e degli altri. Il confronto con il compagno di squadra dice 29 punti contro 4 e deve ringraziare di averlo portato fuori con sé oggi. FIDUCIA MAL RISPOSTA
VOTO 1: KVYAT – Come commentare l’ultima gara in F1 del pilota russo? Con un ciao Daniil, arrivederci, non ci mancherai. Sarebbe follia pura vederlo ancora al volante di una Toro Rosso nel prossimo GP. Ne combina una dopo l’altra, senza soluzione di continuità. Oggi riesce a mettere fuorigioco il suo compagno Sainz, perdendo il controllo della monoposto dopo un bel duello. I bonus e il tempo sono scaduti ormai da un pezzo e, se tutto va come deve, non ne sentiremo più parlare. ARRIVEDERCI AMORE CIAO
VOTO 0: VETTEL – Semplicemente la gara peggiore dell’anno per il pluricampione del mondo Sebastian Vettel. La partenza del GP di Silverstone, a causa anche del surriscaldamento dei freni per il doppio giro di formazione, è inguardabile e permette a Verstappen di strappargli la posizione. La lotta con lo stesso pilota della Red Bull gli costa moltissimi secondi e lo obbliga ad anticipare la sua sosta per superarlo con l’undercut, mossa che alla fine gli costerà la foratura dell’anteriore sinistra e tutto il vantaggio guadagnato fino ad oggi su Hamilton. Francamente inspiegabile anche il tentativo di resistere al ritorno di Bottas, clamorosamente più veloce e con gomme più fresche e di una mescola più performante, finendo per rovinare ancora di più un set di Soft che andava risparmiato il più possibile. Ciliegina sulla torta, e se vogliamo l’errore più grave di tutti, non essere rientrato subito dopo la foratura di Raikkonen ma aver aspettato nonostante le gomme ridotte un colabrodo (e qui le responsabilità sono da dividere con la scuderia anche se Vettel ha l’esperienza e il talento per imporsi in casi come questo). Un azzardo pagato a caro prezzo. Giornata nera, da cancellare in fretta, sperando che abbia capito che non si può sempre attaccare, ma bisogna anche imparare a difendersi e a gestire le gare più critiche. DISASTROSO
Vai alla home page di Lineadiretta24.it
Leggi altri articoli dello stesso autore
Twitter: @Mauro.Zini14