Traditi da un selfie. Ladri imbranati a Brindisi
Traditi da un selfie. Mentre in Csi vediamo la scientifica impegnata in esami del Dna ed indagini complicatissime con l’ausilio della miglior tecnologia possibile, mentre nei libri leggiamo le storie di Sherlok Holmes e delle sue indagini impossibili, ed in questo caso anche con una tecnologia nettamente inferiore, immaginiamo che i lestofanti siano chissà quali menti acute. Servono sempre dei geni per scoprirli. Questo prima dei social, l’avvento dei social sembra aver istupidito la bassa manovalanza della malavita. Si legge di quelli che mostrano le mazzette frutto dei proventi della droga, e li arrestano, ci sono quelli che mostrano pistole e che fanno la bella vita pur risultando nullatenenti, e li arrestano, ci sono quelli che si vantano sui social network dei reati commessi, ed ovviamente arrestano anche quelli. Senza alcuno sforzo, senza cercare il Dna, senza manco indagare. Te lo dice direttamente il criminale che cosa ha fatto, e se non te lo dice ti fa vedere dove si trova e con chi sta. La vanità ai tempi di internet ha reso imprudenti i malavitosi. Come i due che l’8 Luglio hanno organizzato una rapina a mano armata al Bar Red & White.
Ai tempi dei social si tende a voler avere un ricordo di tutto, di qualunque momento. I rullini da 24 pose ci costringevano a scegliere, ora tutto ci sembra un momento da portare con noi e che non avremo mai il tempo di rivedere perché nel mentre staremo ancora riprendendo qualcosa che ci sembrerà giusto conservare tra i nostri ricordi. Ed ai due giovani di 21 e 22 anni che stavano andando, sembra con un complice minorenne ancora ricercato, a fare un assalto armato ad un bar è sembrato un momento da non dimenticare e si sono fotografati. E sono stati traditi da un selfie fatto per sottolineare quel momento avventuroso che avrebbe cementato la loro bella amicizia. Solo che quando le forze dell’ordine che erano sulle loro tracce hanno controllato i loro telefoni, hanno visto la foto, hanno visto il giorno e l’ora in cui era stata scattata, hanno visto le immagini delle telecamere di sorveglianza ed hanno comparato i vestiti che indossavano. La prova regina gliel’hanno offerta proprio i due ladri vanitosi traditi da un selfie.
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