Bari appalti truccati, arrestate dodici persone
BARI APPALTI TRUCCATI – Sono in atto arresti e perquisizioni da parte dei finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari e dei Carabinieri del Comando Provinciale Bari nell’ambito di un’indagine su presunte corruzioni di pubblici ufficiali e alterazione delle procedure di affidamento dei pubblici appalti che ha riguardato alcuni comuni della Provincia pugliese. In particolare i militari stanno eseguendo due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di dodici persone (due in carcere e dieci agli arresti domiciliari) e i finanzieri stanno eseguendo numerose perquisizioni a Bari, Roma, Altamura, Acquaviva delle Fonti e Castellana Grotte e in altri comuni della Puglia. Agli indagati vengono contestati i reati di corruzione e turbativa d’asta.
LA PRIMA INCHIESTA– La prima in ordine temporale è stata l’inchiesta coordinata dal pm Luciana Silvestris, nell’ambito della quale la Procura ha cercato di fare chiarezza sugli appalti truccati nella provincia di Bari. In quel caso gli accertamenti della Guardia di Finanza hanno consentito di raccogliere elementi alla base della richiesta di rinvio a giudizio di 22 persone.
CIRCA UN MESE FA – La nuova indagine arriva solamente un mese dopo l’archiviazione di quella a carico di 24 persone, fra le quali l’ex presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, relativa a presunte tangenti per appalti pubblici. La decisione è stata presa per ”Insufficienza di elementi accusatori”, sono state scagionate da ogni ipotesi di accusa le persone inizialmente indagate per i reati, a vario titolo contestati, di associazione a delinquere, corruzione, concussione, truffa, abuso d’ufficio, turbativa d’asta e falso. Oltre che per Schittulli, il gip ha disposto l’archiviazione, per l’ex assessore Michele Labianca e per l’ex presidente del Consiglio provinciale Pietro Longo, indagati anche loro insieme all’ex presidente della Provincia di Bari.
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