Effetto Brexit, il contro esodo dei cervelli italiani

L’Ambasciata d’Italia a Londra ha condotto un interessante sondaggio all’interno del mondo accademico che rivela la possibilità, che diventa pian piano una certezza, di un contro esodo dei cervelli italiani. Al suddetto sondaggio hanno risposto 642 accademici, circa un decimo del totale. I risultati emersi denotano che oltre l’80% dei nostri connazionali che lavorano nel mondo accademico britannico sono intenzionati a lasciare il Regno Unito, chi per spostarsi in altre nazioni dell’Unione Europea, chi per tornare direttamente a casa, forse sperando che tante situazioni stagnanti siano cambiate con il lento e inesorabile trascorrere del tempo.

Dopo la fuga, il contro esodo dei cervelli italiani post Brexit

Effetto Brexit_Il contro esodo dei cervelli italiani

Gli effetti della Brexit ovviamente al momento non sono ancora visibili in toto ma lo saranno nel futuro prossimo, soprattutto in alcuni settori. I principali fattori che contribuirebbero al contro esodo dei cervelli italiani sono innanzitutto l’esaurimento dei finanziamenti europei alla ricerca, la drastica diminuzione degli studenti provenienti dall’Europa, l’aumento del malcontento degli accademici nei confronti della politica governativa britannica e di come essa si pone nei confronti delle università, destando un clima di sospetto e di sfiducia. Il dissenso alla politica del governo britannico arriva soprattutto dagli italiani che vivono e lavorano nel Regno Unito come docenti universitari, ricercatori, dottorandi e studenti che studiano all’estero con il progetto Erasmus.

Nel periodo immediatamente precedente alla Brexit si era verificato un sostanziale incremento dei ricercatori, provenienti soprattutto da Italia e Spagna, che andavano ad aggiungere un profondo e significativo valore alle università britanniche, a causa della difficoltà oggettiva di fare ricerca nei propri Paesi d’origine. Ma nel mese di giugno del 2016, dopo i risultati referendari che hanno portato alla Brexit, alcuni cervelli in fuga forse hanno iniziato a pensare ad un contro esodo. Il problema centrale è che in futuro aumenterà la difficoltà di collaborare con gli europei, a causa dell’esclusione sociale ed economica dai progetti della Comunità Europea, all’impossibilità di attingere ai fondi precedentemente elargiti da essa verso le prestigiose università britanniche. Così sfuma parte del sogno europeo, in un decrescente, grigio fumo di Londra.

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