Bengalese aggredito a Tor Bella Monaca per la casa popolare
Bengalese aggredito e picchiato a Tor Bella Monaca perché legittimo assegnatario di una casa popolare. Quattro giovani sui 20 anni lo hanno preso a calci e pugni insultandolo in quanto non degno di poter vivere a Tor Bella Monaca in quanto “negro”. Uno dei quartieri più degradati d’Europa, il quartiere col più alto numero di persone agli arresti domiciliari, un posto dove lo Stato quasi non esiste, scatena la guerra tra poveri, per gli alloggi popolari. Ed il bengalese aggredito, Howlader Dulal il suo nome, è in Italia da 26 anni, ha preso la cittadinanza italiana, ha assolutamente tutti i requisiti per averla. Ma da tempo a Roma, come forse in altre grandi città, c’è un racket intorno alle case popolari che spesso vengono assegnate, con la forza e previo pagamento, da loschi personaggi che sanno farsi rispettare lì dove la Legge non arriva.
Non è il primo caso del genere nella Capitale. Qualche mese fa la gente scese in strada nel quartiere di San Basilio, per impedire che un alloggio popolare venisse consegnato ai legittimi assegnatari che però erano una famiglia marocchina con tre figli. E la destra ha cavalcato l’onda organizzando picchetti per assegnare ai soli italiani la casa. Ma, come nel caso del bengales aggredito, chi si vede assegnare la casa poolare è per Legge italiano, e per diventarlo ha dovuto lavorare, pagare le tasse e farsi una famiglia qui. Purtroppo la mancanza di prospettive e l’assenza delle Istituzioni, e di risposte ai problemi delle fasce più deboli, fa sì che poi i prepotenti si facciano giustizia da sé o che, anzi, lucrino sulla disperazione dei poveri. Howlader Dulal, che abbiamo chiamato il bengalese aggredito ed invece avremmo dovuto dire il nostro connazionale aggredito, ha presentato denuncia contro ignoti e gli inquirenti stanno indagando anche se, sfortunatamente, in un quartiere ad altissima densità abitativa ed in pieno giorno, nessuno ha visto nulla.
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