Sisma ad Amatrice, nuove scosse nel reatino da 3. 1 a 3.9 di magnitudo

La terra sembra non concedere tregue agli abitanti del Centro Italia, e, in particolare, alle popolazioni già martoriate da quel primo sisma ad Amatrice del 24 agosto 2016, che ha messo in ginocchio -e ha tenuto con il fiato sospeso- l’Italia intera.
Nei pressi della nota provincia reatina sono state avvertite nuove scosse del sisma, di magnitudo 3.1 e 3.5 su scala Richter, registrate rispettivamente nella mattinata e nella tarda serata di ieri, giovedì 29 giugno, due segnali evidenti di una terra già devastata, che hanno lasciato spazio a un terzo, della portata di 3.9 di magnitudo, riscontrato, nella stessa area, alle ore 2:25 di questa mattina.
Stando ai rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), l’epicentro, pari a 11 chilometri di profondità, a 5 km da Cittareale (Rieti), 12 da Montereale (L’Aquila), 18 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e 19 da Cascia (Perugia).

Non sono stati registrati ulteriori danni a cose o a persone, tuttavia quest’ultimo, spiacevole episodio, che ha disturbato nuovamente il sonno degli abitanti dell’Alto Lazio e, nello specifico, delle aree colpite dal sisma ad Amatrice, non è stato l’unico di queste due, intense giornate: alle 2:39 di questa mattina è stata registrata un’altra scossa del sisma, di 3.1 di magnitudo, in provincia di Arezzo, con epicentro a 9 km di profondità, localizzato a 2 km da Pieve Santo Stefano (Arezzo), 15 da San Giustino (Perugia) e 16 da Verghereto (Forlì-Cesena). Anche in questo caso, stando a quanto riportato dal sito dell’’“Adnkronos” e dalle versioni on line di altre testate giornalistiche nazionali, quali “Rai News 24”, “La Repubblica” e “TgCom 24”, non si sono verificati danni.

 

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