CasaPound contro lo Ius Solis: cariche sotto il Senato
Ieri, mentre nell’aula del Senato erano in corso le votazioni, in piazza sfilavano i militanti di CasaPound contro lo Ius Solis. Il molto contestato provvedimento avrebbe introdotto il riconoscimento della cittadinanza italiana (ed europea) a chiunque nasca sul territorio nazionale. Ad oggi, ovviamente non è così. La cittadinanza è assegnata per discendenza, ovvero bisogna avere un parente diretto italiano. Un punto molto controverso, perché potrebbe aprire le porte della cittadinanza italiana anche ai milioni di figli di stranieri residenti in Italia.
Ovviamente in aula sono montate le proteste, soprattutto dai banchi della Lega che ha votato compatta contro il disegno di legge. Ai leghisti si è unito anche il M5S astenendosi dal voto. Il DDL non è quindi passato. Intanto, però, fuori dal palazzo Simone Di Stefano guidava i fascisti del terzo millennio nel corteo di CasaPound contro lo Ius Solis. Tra cori, cartelloni e striscioni, il corteo arriva a contatto con le forze dell’ordine schierate in assetto anti sommossa. Scatta il solito batti becco e il corteo viene caricato. Cariche di alleggerimento, idranti, vola qualche manganellata. Di Stefano è lì tra le prime linee del corteo, nei video si vede anche frapporsi tra militanti e poliziotti. Lo si vede prendersi un paio di “scudate” prima che i suoi non intervengano a proteggerlo. Il famoso “fare quadrato” di Sabina Guzzanti.
A margine della manifestazione Di Stefano ha commentato : ‘Gli italiani non si arrenderanno mai, difenderanno sempre il principio sacrosanto che l’Italia è degli italiani. Regalare la cittadinanza italiana a chiunque è antistorico e anti-italiano. Perché non è vero che chiunque nasce suoi è automaticamente italiano. Lo Ius Soli stabilisce il principio folle che gli italiani non esistono, ma sono solo persone nate in Italia prima degli altri’.
https://www.youtube.com/watch?v=odz8ON-eT44
Twitter: @g_gezzi