Binky, il social senza utenti per gli anti-social

È arrivato Binky, il social anti-social per eccellenza. Di cosa si tratta? Scopriamolo insieme. Ricordate “Yo”, l’app che diceva soltanto “yo” ovvero “ciao”? Ecco, Binky ha la stessa utilità. Vale a dire pari a zero. Presentata come un’app anti-social, sembrerebbe già muoversi nei territori sconfinanti del controsenso ma si tratta di una bizzarra idea che è divenuta subito realtà. Se a primo impatto (e a un occhio disattento), Binky appare come un comune social network di nostro uso quotidiano, dopo il download riceverete una sorpresa pronta a chiarire le finalità della stessa applicazione.
Che gli utenti possano mandare messaggi, scrivere post, commentare e mettere ‘like’, è vero ma a una sola condizione. Sono gli unici a interagire e per di più soltanto con loro stessi: come parlare allo specchio e partorire un – il più delle volte – inutile soliloquio. Il motivo? A Binky manca solo una cosa e per di più fondamentale: le persone. Binky è quindi un’app completamente inutile dove ogni cosa che avviene è del tutto falsa e lontana dal mondo reale. Qualsiasi tipo di attività è assolutamente vana, inefficace e senza alcun senso. “Se tutto ciò suona stupido, è perché Binky è stupido”, scrive Tristan Greene su TheNextWeb. “È iniziato come uno scherzo,” dice a TechCrunch Dan Kurtz, creatore dell’app. “Volevo fare satira su quei momenti in cui scorriamo velocemente da un’app all’altra perché non abbiamo nulla di meglio da fare. Su Facebook c’è troppa rabbia, troppo stress, ma noi vogliamo comunque fare qualcosa con il nostro smartphone“, prosegue. Binky risolve il problema: ti fa scorrere qualcosa, anche se quel qualcosa è rappresentato dal niente. In questo senso l’app (attualmente disponibile su iOS) suona come una riflessione profonda sulla nostra società e in particolare sul voler essere sempre connessi, gratificati e compiaciuti da qualche apprezzamento ricevuto sui social. Forse proprio per questo Binky sta ricevendo un’attenzione mediatica notevole, probabilmente per il suo principio disintossicante dai social che mira dritto alla psiche. Chi l’ha provata ha affermato che la parte migliore di questo anti-social sono i commenti: ogni volta che se ne prova a fare uno, l’app ti blocca e genera frasi in automatico.

 

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@_mchiara