Corto ma non troppo, il Festival di cortometraggi sulla diversità
Ci chiediamo mai cosa sia realmente il disagio psichico? Cosa sia quella che comunemente chiamiamo diversità? Si è tutti pressoché unanimemente d’accordo nell’affermare che l’arte, in tutte le sue forme ed espressioni, si riveli spesso uno strumento efficace per accorciare quella distanza che divide le persone cosiddette “normali” da coloro che per mille ragioni vengono invece considerati diversi. Da qualche anno la Società Jhonny & Mary di Paliano, una comunità che opera nel campo della riabilitazione psichica, ha dato vita ad un singolare Festival giunto ormai alla sua V edizione: Corto ma non troppo, ovvero un concorso nazionale per cortometraggi realizzati da persone con disagi psichici, fisici o sociali.
Nato inizialmente per dare voce agli ospiti delle strutture socio-riabilitative e “utilizzata” come efficiente terapia che impegna con entusiasmo e passione i ragazzi per tutto il corso dell’anno, nel tempo si è deciso di aprire il concorso anche a registi, scuole, associazioni e comunità del territorio per favorire al meglio l’inclusione sociale e la condivisione. L’intento è quello di ridurre il fenomeno della stigmatizzazione, ovvero l’attribuzione di una connotazione negativa nei confronti dei soggetti comunemente definiti “devianti”, oltre che di focalizzare l’attenzione non sulle disabilità, bensì sulle abilità di ognuno. L’unica regola da rispettare è che tutti i cortometraggi e video devono avere come tema principale la diversità, sia essa di genere, psichica, sociale o culturale. Il Festival, che si preannuncia prima di tutto come una grande festa per gli operatori, i ragazzi coinvolti e per l’intero paese, si svolgerà nella piazza centrale del centro storico di Paliano (FR) nelle serate del 9 e 10 giugno, dove una giuria di esperti e una giuria popolare, composta dagli ospiti delle strutture partecipanti, valuterà tutti i corti in concorso che verranno poi premiati nella seconda giornata.
Presidente onorario del Festival e di giuria, come di consueto, sarà il regista cinematografico Stefano Veneruso, nipote del grande artista Massimo Troisi alla cui figura l’intero evento si ispira, così come i premi delle diverse categorie. Inoltre da quest’anno, sarà anche inaugurata la prima edizione del concorso fotografico “Così come sei” a ricordarci che ogni individuo è unico per quello che è, al di là dell’etichetta che gli venga attribuita. Attribuita da chi, poi? Viene naturale citare Basaglia e la sua celebre frase che campeggia nell’ex manicomio di Santa Maria della Pietà: attenzione a giudicare la diversità, in fondo “visto da vicino nessuno è normale”.
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