Duplice attacco terroristico in Iran consumatosi nella mattinata di oggi nei pressi del mausoleo Khomeini e all’interno del Parlamento iraniano. Il bilancio è stato di 12 morti, tra cui una guardia, e 42 feriti. Quattro uomini, di cui ancora non si conosce l’identità, hanno aperto il fuoco tra la folla mentre due kamikaze si sono fatti esplodere. Dura la polemica da parte dei Pasdaran iraniani che, attraverso un comunicato pubblicato dall’Irna, mettono sotto accusa Stati Uniti e Arabia Saudita e promettono vendetta: l’attacco terroristico in Iran ”è avvenuto ad appena una settimana di distanza dall’incontro tra il presidente Trump e gli alleati nella regione (l’Arabia Saudita)”. Il presidente del Parlamento Iraniano, Ali Larijani, che oggi ha presieduto una riunione a porte chiuse all’interno di un’ala blindatissima del palazzo parlamentare, mentre fuori si consumava l’ennesima tragedia, ha affermato che “l’attacco dimostra che i terroristi hanno l’Iran come obiettivo” perché “ l’Iran è un hub attivo ed efficace nella lotta al terrorismo”.

Terrore e sgomento anche nei pressi del monumento dedicato all’Ayatollah Khomeini in cui sono entrati in azione quattro terroristi, tra i quali un kamikaze che si è lasciato esplodere uccidendo una persona. Secondo alcune fonti pare che uno degli attentatori, una donna, sia stato catturato dalle forze dell’ordine, mentre un altro terrorista coinvolto sembra si sia suicidato ingerendo una pasticca di cianuro. “Gli attacchi a Teheran renderanno l’Iran più unito e determinato nella lotta contro il terrorismo” ha affermato il presidente iraniano Hassan Rohani. Nonostante i morti e l’ingente numero di feriti, questo nuovo attacco terroristico in Iran, secondo quanto dichiarato dal presidente del parlamento iraniano Ali Larijani, ha causato danni minori di quelli previsti “grazie alle forze di sicurezza pienamente in grado di gestire gli aggressori codardi”. In queste ore si sta facendo un bilancio dei feriti, alcuni piuttosto gravi, ricoverati nei quattro ospedali della capitale. Il ministro della sanità, Hassan Hashemi, ha dichiarato che tutti i presidi medico-ospedalieri sono in stato di allerta e che tra le persone decedute non c’è alcuna traccia dei sette terroristi coinvolti nell’attentato di oggi.

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