Guai per Fini, sequestrato un milione in polizze
La Guardia di Finanza ha eseguito un decreto di sequestro preventivo su richiesta della Dda di Roma per un valore di un milione di euro nei confronti dell’ex presidente della Camera Gianfranco Fini. Oggetto del sequestro sono due polizze vita ed è collegato all’indagine che ha portato in carcere l’imprenditore Francesco Corallo, nella quale Fini è indagato per concorso in riciclaggio.
LE POLIZZE – Il sequestro delle due polizze vita, con un valore di riscatto di 495 mila euro l’una, è giustificato da inquirenti e investigatori della Guardia di Finanza per il ruolo centrale di Gianfranco Fini in tutta la vicenda. Secondo gli investigatori, Corallo assieme ad Alessandro La Monica, Arturo Vespignani, Amedeo Laboccetta, Rudolf Theodoor e Anna Baetsen, avrebbero fatto parte di un’associazione a delinquere dedita all’evasione e al riciclaggio di denaro.
FINI INDAGATO – Fini è indagato con l’accusa di complicità nel riciclaggio di un tesoro intestato a tre suoi congiunti: circa 6 milioni di euro versati segretamente, attraverso anonime società offshore, dal re delle slot machine Francesco Corallo, l’imprenditore catanese che nel 2004 ha ottenuto, nonostante fosse figlio di un pericoloso pregiudicato, la concessione statale a gestire il business miliardario delle macchinette da gioco, che a partire da quell’anno hanno invaso l’Italia. Il re del gioco d’azzardo è stato arrestato con i più stretti collaboratori nella sua base ai Caraibi, con l’accusa di aver sottratto all’Italia oltre 250 milioni di euro: profitti incassati con le slot machine, trasferiti all’estero e occultati in società offshore. L’arresto dell’imprenditore catanese e dell’ex parlamentare Laboccetta svela i conti esteri di Sergio Tulliani, suocero dell’ex presidente della Camera. L’indagine internazionale ha accertato che dalle casseforti segrete di Corallo è uscito un fiume di denaro, di cui hanno beneficiato anche tre familiari di Fini: la moglie Elisabetta Tulliani, suo fratello Giancarlo e il padre Sergio, che in totale si sono divisi, a partire dal 2008, i famosi 6 milioni di euro.
LA RATIO DEL PROVVEDIMENTO – «Il provvedimento di sequestro non è diretto in prima persona nei confronti di Gianfranco Fini. Sono state sequestrate le polizze intestate alle figlie sulla base dell’incapienza del patrimonio che doveva essere oggetto di sequestro nei confronti di Giancarlo Tulliani». A parlare sono gli avvocati Francesco Caroleo Grimaldi e Michele Sarno, difensori dell’ex membro di Alleanza Nazionale. Il provvedimento di sequestro, chiesto e ottenuto dal pm Barbara Sargenti, sarà «impugnato al Tribunale del Riesame, davanti al quale verrà riaffermata l’assoluta estraneità dell’onorevole Fini ai fatti che gli sono contestati», aggiungono gli avvocati. Nonostante questo rimangono le ombre sul passato dell’ex Presidente della Camera e quello dei suoi parenti. Sembra infatti sempre più centrale il ruolo politico e logistico della famiglia Fini-Tulliani all’interno della associazione a delinquere di Corallo. Un brutto colpo per Fini, che dopo essere stato fatto fuori dalla scena politica dovrà vedersela con il sistema della giustizia italiana.
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