Tragedia nella Superbike: il pilota Hayden in gravissime condizioni dopo un incidente
HAYDEN IN GRAVI CONDIZIONI – Uno scherzo del destino, un terribile scherzo di un destino beffardo, difficile leggere in altro modo la notizia del gravissimo incidente occorso a Nicky Hayden, famoso pilota della Superbike. Hayden si stava allenando con la sua bici da corsa, sulla Riccione-Tavoleto, quando è stato investito da una Peugeot. Le cause dell’incidente sono tutt’ora in fase di accertamento e gli inquirenti stanno effettuando tutti i rilevamenti del caso. L’unica notizia certa al momento riguarda le condizioni del pilota apparse subito gravissime. Hayden in seguito allo schianto con la Peugeot sarebbe finito sul cofano della vettura, sfondando il parabrezza prima di essere scaraventato a terra. Il pilota è stato portato, in un primo momento, all’ospedale di Rimini, dove è stato stabilizzato prima del definitivo trasferimento in eliambulanza presso il “Bufalini” di Cesena, dove c’è un importante reparto di neurochirugia. Il pilota sarebbe tutt’ora privo di conoscenza e in prognosi riservata.
UNA CARRIERA IN SELLA – Hayden era un esperto pilota di motociclette, e aveva iniziato la sua carriera nel 2002 proprio nella Superbike. L’anno successivo c’era poi stato il passaggio in MotoGP, che lo aveva visto gareggiare per ben 13 anni, diventando anche campione del mondo in sella alla Honda nel 2006. Da due anni era tornato al suo primo amore, la Superbike, correndo sempre per il Team Honda. Purtroppo la sua carriera potrebbe essere interrotta da questo terribile incidente stradale.
UN MESE FA TOCCAVA A SCARPONI – Meno di un mese fa, il 22 aprile, il ciclista Michele Scarponi era stato vittima di un altro incidente stradale mentre era in bicicletta. La notizia di Hayden non può che riportarci con la memoria a quel giorno di aprile, quando un furgone guidato da un 57enne, ignorando una precedenza, aveva travolto e ucciso l’ex vincitore del Giro D’Italia, lasciando orfani i due figli piccoli. Nonostante il codice della strada sia stato modificato per garantire più tutele per i ciclisti, questi tragici eventi ci ricordano come l’Italia, sopratutto a livello infrastrutturale, resti un paese molto pericoloso per gli amanti delle due ruote.
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