Ramazza Day: Pd pulisce Roma ma Raggi furiosa: “Avete sporcato per 20 anni”
Ramazza Day. Come l’ex premier Matteo Renzi aveva promesso, nella giornata di ieri le magliette gialle del Pd sono scese in strada per pulire parchi e piazze dai rifiuti, al fine di far fronte in qualche modo all’emergenza immondizia che attanaglia la città. Gli oltre mille volontari, provvisti di ramazza e sacchi neri, si sono dati appuntamento in 42 punti di ritrovo in tutti i municipi e tra questi, anche Matteo Orfini in Viale dell’Archeologia e Marianna Madia a Tor Bella Monaca si sono messi a lavoro “per pulire insieme la città”.Tuttavia il sindaco della Capitale Virginia Raggi, anziché ringraziare i volontari e recepire quest’iniziativa del Partito democratico come volontà di dare un minimo di decoro alla città, almeno per una domenica, non l’ha presa tanto bene e a colpi di tweet ha iniziato un polemico botta e risposta con Renzi, accusando il Pd di aver sporcato per vent’anni e augurandosi che quello di venire a pulire Roma per il noto principio “chi sporca pulisce” non sia solo uno sterile spot elettorale.
L’’ex premier aveva spiegato che l’iniziativa “non era di protesta, come spesso fanno i partiti, ma per pulire, dare una mano, migliorare le condizioni di vita della Capitale. Lo facciamo senza polemiche con l’Amministrazione comunale, lo facciamo pagando di tasca nostra il servizio dell’Azienda dei rifiuti, lo facciamo perché le magliette gialle diventeranno sempre più un marchio di fabbrica del nuovo PD. Di tutta risposta sul suo profilo Virginia Raggi ha scritto: “In queste ultime ore un noto partito, il PD, quello che è responsabile del malgoverno degli ultimi 20 anni a Roma, ha deciso finalmente di venire a pulire, chiaramente per il noto principio secondo cui chi sporca pulisce. Un po’ tardivo – aggiunge – comunque lo aspettiamo e gli diamo i migliori auguri di benvenuto. Ci auguriamo che non sia uno sterile spot elettorale, per far questo vi aspettiamo non soltanto questa domenica ma per quelle a seguire per i prossimi vent’anni”. Poi termina: “Da qualche anno a Roma si sono moltiplicati i cittadini che, autonomamente o in forma associata puliscono Roma, le sue strade e i suoi parchi. Questo perché l’amministrazione è obiettivamente un po’ in sofferenza. La situazione dei rifiuti è a tutti nota ma si sta normalizzando”. Per pura coincidenza proprio in molti dei luoghi in cui i volontari si erano dati appuntamento, erano presenti anche i mezzi dell’Ama, dimostrando che, forse, non è impresa impossibile riuscire gradualmente a risolvere il caos immondizia. L’ex premier non ha potuto risparmiarsi la dichiarazione: “Oggi siamo stati in piazza con i cittadini a pulire. Ho visto che in questa settimana l’amministrazione comunale s’è messa a lavorare bene, bisognerebbe forse farlo più spesso”. Il Ramazza Day nella Capitale è dunque iniziato e si concluso con una vasta mole di polemiche destinate a protrarsi anche nei prossimi giorni in uno scontro M5S-Pd che non annuncia a risolversi, ma che continua a lasciare la Capitale nel suo desolante e puzzolente stato di cose.
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