Continua la protesta al Cie di Ponte Galeria
Prosegue la protesta al Cie di Ponte Galeria. Da sabato scorso 13 immigrati marocchini si sono cuciti la bocca e secondo quanto affermato dal Garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, da ieri hanno iniziato anche lo sciopero della fame e della sete.
Questa mattina gli operatori del Garante si sono recati a Ponte Galeria per avere un confronto con gli immigrati protagonisti della protesta e cercare di risolvere una situazione ormai divenuta insostenibile e che perdura da oltre un mese. Risale, infatti al 21 Dicembre il filmato scandalo mandato in onda dal TG2 a cui poi si sono susseguite una serie di proteste, di cui il Cie di Ponte Galeria ne è stato il maggiore protagonista.
«Quello che stanno vivendo queste persone – ha detto Marroni – è un’emergenza da risolvere al più presto. Le loro storie raccontano un vissuto di povertà, ma anche di estrema dignità. Senza precedenti penali, sono agricoltori, piastrellisti, qualcuno è anche laureato. È gente che nella vita ha lavorato duramente e che poi, con il caos seguito alle guerre della “primavera araba”, ha visto spazzate vie le proprie certezze e ha guardato con speranza all’Europa. Passato il clamore mediatico – ha concluso il Garante – restano il dramma, la solitudine e la disperazione di queste persone. Anche se le priorità dell’agenda politica sono mutate rispetto alla mobilitazione seguita alla protesta choc di Natale, spero che il Parlamento trovi tempo e forza per approvare le norme necessarie a porre fine a questa vergogna.»
Sulla questione disperata dei Cie è intervenuto anche il Sindaco di Roma, Ignazio Marino, che ha dichiarato «I Cie sono luoghi orribili, un vero orrore per un Paese che si possa definire appena appena civile.»