Nadal: decima perla a Montecarlo!
Rafa Nadal conferma la ritrovata efficienza vincendo senza problemi il suo decimo trofeo di Montecarlo e divenendo il giocatore più vittorioso di sempre sulla terra. In forma precaria i suoi avversari, al Country Club si sono rivisti gli specialisti del rosso. Una settimana raccontata dagli spalti del principato.
Il Real Madrid ha impiegato 12 anni per agguantare “la Decima”. Rafa Nadal ci ha messo tredici edizioni per ottenere dieci titoli a Montecarlo, in una campagna europea sulla terra che potrebbe portarlo alla stessa cifra sia a Barcellona che, soprattutto, al Roland Garros. Quello di Montecarlo è il 50° titolo sul rosso, staccato Vilas, ma non era certo necessario questo dato per confermare come Rafa Nadal sia il più grande giocatore di sempre sulla terra.
Compiamo un passo indietro e accompagniamo lo spettatore che desideri recarsi ad assistere a uno dei più prestigiosi appuntamenti tennistici del mondo. Montecarlo è uno staterello compreso dentro la Francia ma assai vicino all’Italia, inevitabile come sia frequentato da tanti nostri connazionali, soprattutto del nord-ovest, attratti dalla sua maggiore vicinanza rispetto a Roma. Se siete ricchi ci complimentiamo e vi consigliamo di dormire nel principato. Se avete un budget limitato, una buona soluzione può essere stare a Ventimiglia e compiere il percorso in treno. La tratta dura circa 30′ e nella settimana del torneo vi è una fermata speciale a circa 600 metri dall’impianto. Unico problema: i treni sono pochi e quello di ritorno è fissato inesorabilmente alle 19 e 06.
I numerosi attentati che hanno colpito la Francia hanno portato inevitabilmente a un inasprimento dei controlli all’ingresso, perquisizione di zaini e borse e personale con il metal detector. Venerdì scorso, dopo quanto avvenuto a Parigi, ci è stato chiesto dal personale il biglietto del treno appena scesi dalla fermata. Il circolo è splendido per la sua posizione a ridosso del mare. È strutturato a terrazze, Campo dei Principi e il 2 appena sopra all’ingresso, mentre il Centrale è al piano superiore. Si sale poi via via fino a trovare i campi secondari. È stata una settimana di sole, ma la temperatura calava radicalmente verso le 18 e si è arrivati agli estremi mercoledì, quando Dimitrov e Struff si sono trovati a giocare in condizioni di pieno inverno.
La scelta gastronomica riflette la cultura italo-francese del posto: pasta cara, ma porzioni abbondanti o panini in stile transalpino. Questi posti non sono economici, ma sulla questione acqua si è davvero esagerato. Una naturale da 33cl veniva 4 euro e non vi era una versione più grande! 4 euro equivalgono a 12 cents a goccia, rapportandoli a un litro arriviamo a 12 euro, prezzo di un vino dignitoso. Inevitabile come quasi tutti si siano portati cibo e bevande da fuori. Il contrassegno per rientrare sui campi resta una strana prerogativa del Foro Italico. Niente del genere a Montecarlo, ma rispetto ai loro, i nostri steward sono più numerosi ed efficienti.
Rafa Nadal ha vinto il torneo cedendo un solo set, il secondo all’esordio con Edmund. Ha poi dato un lezione a Zverev, controllato Schwartzman e avuto un inizio difficoltoso in semifinale con Goffin. Il belga è salito 3-1, in un lunghissimo sesto game ha avuto tante opportunità per il 4-2 ma in una di esse l’arbitro Mourier lo ha palesemente danneggiato, male interpretando il segno di una palla di Rafa uscita nettamente, tra i fischi degli spettatori. David è uscito di partita, Rafa Nadal avrebbe vinto comunque, probabilmente in due set, ma ci sarebbe stato uno spettacolo più consono.
Il giorno precedente Goffin aveva dato vita con Djokovic al migliore match della settimana, 7-5 al terzo sul serbo, pur nella attuale opaca versione. Nole si era salvato con Simon e Carreno, è caduto quando l’ostacolo si è alzato, pur regalando qualche sprazzo apprezzabile. La convalescenza continua.
Wawrinka ha perso un set con Vesely ed è stato poi dominato da Cuevas. Sempre difficile interpretare la sua forma, negli Slam dà il meglio e ciò lo rende il principale pericolo per Nadal a Parigi. Al rientro dopo i problemi al gomito, Murray ha battuto Muller e si è trovato 4-0 al terzo con Ramos, prima che la luce si spegnesse. Il volenteroso terraiolo spagnolo ha avviato da lì la rincorsa per il suo incredibile torneo. Ha rimontato Andy e si è imposto alla distanza sia su Cilic che su Pouille. Il francese giunto in semifinale avendo trovato sulla sua strada il nostro Lorenzi, è uscito indenne da un duro quarto con Cuevas, ma in semi ha tradito le aspettative del suo pubblico. Assenze, forma precaria di molti big e superficie hanno riportato in auge gli specialisti del lento, Ramos soprattutto ma anche Cuevas, Schwartzman e Carreno. Vedremo se da Madrid la tendenza verrà confermata.
Nulla da fare ovviamente per Ramos in finale con Nadal, entrambi terraioli, spagnoli e mancini, ma uno campione l’altro no.
Solo Lorenzi ha vinto una partita fra gli azzurri: Seppi è stato travolto da Zverev, mentre Fognini ha perso ancora un volta da Carreno.
Tante novità dalla WTA. Serena Williams è incinta, la sua stagione finisce qui, la sua carriera chissà. Petra Kvitova è guarita e non si è cancellata da Parigi: difficilmente sarà lì, ma forse a Wimbledon potremo rivederla. La squalifica della Sharapova finisce fra due giorni e proprio mercoledì è fissato il suo rientro, a Stoccarda, contro la nostra Vinci.
Twitter: @MicheleSarno76