Attentati Egitto: sale a 47 il conto delle vittime [Video]

Attentati Egitto- Sale a 47 il numero delle vittime degli attentati che hanno colpito due chiese copte, una ad Alessandria e l’altra a Tanta, in Egitto. Il primo attentato in ordine temporale è stato quello che ha colpito la chiesa di San Giorgio a Tanta. L’esplosione di una bomba artigianale all’interno della chiesa ha causato la morte di 29 persone ed oltre 70 feriti. Poi dopo pochi minuti è avvenuto anche l’attentato alla cattedrale di Alessandria in cui hanno perso la vita 18 persone e ne sono state ferite oltre 50. In questo caso l’attentatore non è riuscito ad entrare nel luogo di culto grazie alla presenza di agenti della polizia. Come mostra il video riportato sotto gli agenti hanno chiesto all’attentatore di passare al metal detector e allora il kamikaze si è fatto esplodere, il video ripreso da due angolazioni diverse è chiarissimo.

https://www.youtube.com/watch?v=NStNLPcffew

Attentati Egitto- Non si è fatta attendere la rivendicazione dell’ISIS, arrivata tramite le solita agenzia Amaq, che in un comunicato non si è limitato a esternare la paternità dell’attentato ma ha minacciato di colpire ancora i copti egiziani. Così come aveva già fatto nel caso dell’attentato contro la cattedrale di San Marco al Cairo lo scorso dicembre. La comunità copta rappresenta il 10% della popolazione egiziana quindi parliamo di almeno 8 milioni di persone che si sentono e in effetti sono minacciate dallo stato islamico. Quelli dell’ISIS stanno facendo pagare alla comunità copta l’appoggio al colpo di stato che ha portato al governo Al Sisi dopo la destituzione di Al Morsi che rappresentava i Fratelli Musulmani.

http://https://www.youtube.com/watch?v=xqReCiJ_UOM

Attentati Egitto- Il ministro dell’interno ha rimosso il capo della polizia criminale e il responsabile della sicurezza della provincia di Al Garbiya dove si trova la città di Tanta. Nel frattempo il governo egiziano ha dichiarato lo stato di emergenza che pare rimarrà in vigore per qualche mese. Peraltro tra un paio di settimane Papa Francesco si recherà in visita nel paese quindi i timori di nuovi attentati sono ovviamente giustificati.

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