MotoGP Argentina: Vinales e Rossi ok
MotoGP Argentina – Suicidio generale ieri nel secondo GP della stagione 2017. Quasi tutti i piloti più attesi fanno un buco nell’acqua (qualcuno anche per terra) e ad approfittarne alla grande sono i due della Yamaha ufficiale che si piazzano primo e secondo. È Maverick Vinales a vincere, Valentino Rossi si piazza secondo, resuscitando in gara, dopo un week end di prove da brivido in cui è stato invariabilmente in difficoltà. Terzo gradino del podio per Cal Crutchlow che tiene alti i colori della Honda. Per il resto, i big hanno tutti fallito e alla grande pure. Jorge Lorenzo, che è già in serissima difficoltà di suo, tocca Iannone nella prima curva della gara e cade salutando il GP di Argentina dopo pochi secondi. Agghiacciante inizio di stagione il suo. Marquez, partito in pole position, effettua una partenza eccellente, si mette in testa da subito e inizia a martellare staccando gli inseguitori, cioè il terzetto costituito da Vinales, Crutchlow e Rossi. Ma la cosa dura poco: precisamente alla seconda curva del terzo giro, lo spagnolo cade abbandonando i sogni di gloria.
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MotoGP Argentina: la gara – A quel punto i tre inseguitori si ritrovano insperatamente a lottare per la vittoria. Da subito Vinales inizia a prendere un discreto vantaggio sugli altri due che sembrano andare con lo stesso passo. Alle loro spalle nel frattempo succede di tutto. Iannone, reduce dal disastro del Qatar, si è messo nei guai di nuovo. Toccato da Lorenzo alla prima curva rimane miracolosamente in piedi pur perdendo posizioni, poi dopo due giri riceve la notizia dalla direzione di gara di dover fare il drive through come punizione per una partenza anticipata … Perso un minuto per il drive through, il buon Iannone finisce sedicesimo e quindi senza prendere punti per la classifica. Anche per lui come per Lorenzo un inizio di stagione terribile ma con una differenza: mentre Lorenzo alla guida della Ducati proprio non va, Iannone con la Suzuki fa cose egregie e gli zero punti raccolti dopo due gare gridano vendetta.
I tre, là davanti, continuano a menare le danze alla grande. Vinales ha un ritmo che gli altri non riescono proprio a imitare e, anche se si tratta di un paio di decimi a giro, lo spagnolo dimostra di essere uno alla Lorenzo: costante e martellante senza sbavature e sembra guidare anche con margine. Valentino invece rimane attaccato a Crutchlow e cerca di costruirsi un sorpasso ma il britannico ha altri progetti e continua ad andare su ritmi eccellenti. Alle loro spalle emerge Daniel Pedrosa che inizia a fare tempi da primo della classe e sembra poter raggiungere i fuggitivi. Ma anche in questo caso la cosa dura poco perché arriva la caduta alla stessa curva del suo compagno di squadra. A questo punto i primi tre continuano ad allungare mentre alle loro spalle si battaglia con Zarco sempre brillante. A 11 giri dal termine Espargarò con l’Aprilia perde l’avantreno della moto e falcia il buon Dovizioso mettendo fine così nel modo più triste possibile alla battaglia tra moto italiane. Assistiamo così all’uscita di entrambe le Honda e le Ducati ufficiali.
MotoGP Argentina: le sorprese – In testa alla gara, Valentino Rossi riesce a passare Crutchlow, ma si deve accontentare della seconda piazza. Alvaro Bautista zitto zitto si piazza quarto e alle sue spalle le vere sorprese della nuova stagione: Zarco e Folger. I due esordienti ingaggiati dal team Tech 3 satellite Yamaha finiscono in quinta e sesta piazza. Per quanto riguarda Zarco è davvero uno spettacolo vederlo guidare.
A proposito, Franco Morbidelli ha vinto la gara di Moto2, la seconda consecutiva e guida la classifica a punteggio pieno. Appuntamento tra due settimane per il GP del Texas.