GP di Cina, i voti ai protagonisti
GP DI CINA – La Ferrari non riesce a replicare il successo ottenuto in Australia, ma le forze in campo si confermano equilibrate come non mai. Hamilton è perfetto e fortunato allo stesso tempo, e la sua vittoria numero 54 in carriera fila via liscia come l’olio. Vettel dà vita a una gara da assoluto protagonista. Male Kimi e Ricciardo.
VOTO 10 : VETTEL – Ma come, trionfa Hamilton e il voto più alto lo prende il secondo? Sicuramente sì, per quello visto in questo GP di Cina, Vettel è stato il vero re di giornata. Azzarda il cambio gomme per primo e quando la safety car sembra premiare il suo azzardo, ecco che la scelta dei commissari di far passare tutto il carrozzone all’interno della corsia box favorisce tutti gli altri. Non si perde d’animo e continua a spingere forte. La possibilità di lottare con Hamilton la perde dietro al proprio compagno di squadra, Kimi Raikkonen, incapace di superare Ricciardo e in difficoltà con questa nuova Ferrari. Visto che dal muretto Ferrari non si sentono di ordinare al pilota finlandese di far passare il compagno, Seb deve arrangiarsi da solo, e dopo qualche giro di studio infila il compagno. Il vero capolavoro arriva però contro Ricciardo, beffato con una finta grandiosa e una “sportellata” di pura cattiveria. Roba d’altri tempi. Più del secondo posto, oggi non poteva essere, ma sarà un grande mondiale. SCATENATO
VOTO 9: HAMILTON – Weekend perfetto per il pilota inglese, che sembra galvanizzato da questa lotta con la rossa di Vettel. La pole è come al solito figlia di un giro al limite del disumano. In corsa poi, non sbaglia una mossa, cambia quando deve cambiare, gestisce quando deve gestire. Quando entra la safety car è anche fortunato, ma questo, si sa, non è mai un difetto per un candidato al titolo mondiale. A fine gara poi, un gesto che vale più di mille parole: appena sceso dalla macchina va a cercare Vettel, un abbraccio, una stretta di mano, e uno sguardo, occhi negli occhi, di chi sa, di chi vuole. Saranno scintille, e ne siamo tutti felici. DOMINATORE
VOTO 8: VERSTAPPEN – Non c’è niente da fare, con condizioni intermedie, a metà tra una pista bagnata e una pista asciutta, Verstappen ha un polso eccezionale. Alla partenza, nonostante un brutto tredicesimo posto sulla griglia, brucia subito numerose posizioni, compiendo poi un grande sorpasso ai danni del compagno di squadra Ricciardo. Sembra averne per andare a riprendere Hamilton, ma la pista va asciugandosi e i limiti della nuova Red Bull si fanno sentire. Finisce per farsi riprendere da Vettel, e proprio sul primo affondo del tedesco compie un grave errore, che lo costringe a rientrare ai box. Se non ci fosse stato, con tutta probabilità, il suo voto sarebbe stato superiore a quello di Hamilton. Arriva in ogni caso terzo, davanti al compagno di squadra. GP di Cina più che positivo per il giovane Max. SPETTACOLARE
VOTO 7: HAAS – Tolte le tre scuderie di testa, quello che ha fatto la Haas nel GP di Cina è un piccolo miracolo sportivo. Magnussen arriva ottavo, Grosjean undicesimo. Si mettono dietro Force India e Renault. Impresa ancora più importante se pensiamo che in qualifica partivano dodicesimo e diciassettesimo. Grande merito va anche al motore Ferrari montato da questa scuderia, che conferma il grandissimo lavoro fatto dagli ingegneri di Maranello. OUTSIDER
VOTO 6: SAINZ – Il pilota della Toro Rosso è stato l’unico ad avere il coraggio di partire con le gomme da asciutto. Nonostante i primi giri non gli abbiano dato ragione, con una partenza disastrosa che lo ha relegato immediatamente all’ultimo posto, Sainz non si è arreso e, mandate in temperatura le gomme, si è andato a guadagnare un settimo posto che vale come una vittoria. CORAGGIOSO
VOTO 5: FERRARI – La Ferrari c’è, questa è una notizia. Questa è la notizia. Ora però, che ci sono tutti gli strumenti per competere alla pari con la Mercedes, c’è bisogno che il muretto abbia il coraggio di fare scelte giuste nel momento giusto. Nel primo GP, Wolff non si è fatto scrupoli nell’ordinare a Bottas di non attaccare Lewis. Oggi si doveva ordinare a Raikkonen di lasciare pista libera a Vettel, invece di lasciarli lottare facendo perdere tempo prezioso al pilota tedesco. Forse è un errore veniale, ma che sia un monito per il futuro. Se si vuole competere con le Mercedes, non c’è spazio per dubbi o eccessive sportività. PAVIDI
VOTO 4: RICCIARDO – Il povero Daniel, dopo la brutta giornata incappata nel weekend di casa, non può certo dire che oggi gli sia andata meglio. I sorpassi più clamorosi del GP di Cina sono tutti avvenuti ai suoi danni, con Verstappen prima e Vettel poi, che lo hanno messo alle corde. Non riesce nemmeno a restituire il favore al compagno di squadra nel finale e la sua condizione, al momento, sembra molto simile a quella di Raikkonen, in grande difficoltà contro il proprio compagno di squadra. SMARRITO
VOTO 3: RAIKKONEN – Qualcosa non va in Kimi quest’anno e il problema più grande è che non si capisce cosa sia. Anche Marchionne, nelle interviste post GP, non le ha mandate a dire al pilota finlandese, dichiarando che: “non so cosa fosse occupato a fare oggi Kimi, perché di correre mi sembra non avesse voglia“. Nel momento cruciale della corsa passa il tempo a lamentarsi con i box invece di dare il massimo, eppure i giri veloci testimoniano come la macchina sia competitiva come quella del compagno di scuderia. Che ci sia della ruggine tra i due? IRRICONOSCIBILE
VOTO 2: STROLL – Seconda gara e secondo ritiro per il giovane pilota canadese, salito, in sole due gare, al primo posto di antipatia presso tutti gli addetti al paddock. Il motivo è presto detto: il ragazzotto è figlio di un multimiliardario e, secondo indiscrezioni, si sarebbe letteralmente comprato la seconda guida Williams con un investimento di 80 milioni di dollari. Perez deve aver frainteso l’espressione italiana “dare un calcio nel sedere” e lo ha tamponato senza pietà, rendendolo il primo pilota ad abbandonare la corsa. La vita in F1 è durissima già di suo, se poi sei raccomandato, diventa un inferno. SPINTARELLA
VOTO 1: GIOVINAZZI – Probabilmente, da oggi in poi, il giovane pilota italiano avrà gli incubi ogni volta che sentirà parlare di GP di Cina. Due macchine distrutte in due giorni, entrambe con errori abbastanza clamorosi. Abbiamo visto molti ingegneri Sauber piangere al pensiero di dover rimettere insieme una macchina che di base non ha budget elevatissimi. Il talento c’è, ma potrebbe non esserci più un volante per lui dalla prossima gara. APPIEDATO
VOTO 0: MCLAREN – E niente, il fanalino di coda è sempre la sfortunata casa anglosassone. Alonso ormai non sa più come fare, lo abbiamo visto portare maghi e sciamani per compiere strani riti sulla sfortunata monoposto, ma la sfiga ci vede benissimo e continua ad accanirsi. Anche oggi doppio ritiro. Anche oggi problemi. Alonso stava conducendo una gara esemplare, in lotta con Sainz per la prima posizione degli altri (ovvero quelli che non hanno tra le mani una Mercedes, una Ferrari o una Red Bull) quando un problema al semiasse lo ha costretto al ritiro. Quando non è il motore, è qualcos’altro. Nel prossimo GP non ci stupirebbe vederli provare “occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio”. NOTTE FONDA
Archiviato il GP di Cina con Vettel e Hamilton a pari punti nel mondiale piloti, il circus si sposta in Bahrain, domenica 16 marzo, per il terzo appuntamento stagionale.
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