Napoli-Juventus 3-2, bianconeri sconfitti ma in finale

Napoli-Juventus: la tattica – La Juventus perde la sfida di Coppa Italia contro il Napoli per 3-2 ma accede alla finale in cui affronterà la Lazio. Una partita bellissima quella di ieri al San Paolo, giocata a bei ritmi e per tutti i 90 minuti, anche se alla fine la lucidità è venuta meno. A mettere un po’ di pepe sul match, come se ce ne fosse stato bisogno, è stato il “confronto” Higuain-De Laurentiis che, possiamo starne certi, ci farà divertire un bel po’ nel prossimo futuro. Entrambi i tecnici si presentano con squadre molto rinnovate rispetto alla sfida di campionato di 4 giorni fa. Allegri cambia 8/11 dei titolari mentre Sarri ne cambia 6. La Juve scende in campo con Dybala, Cuadrado e Sturaro alle spalle di Higuain, mentre Khedira e Rincon davanti alla difesa e Bonucci, Benatia, Dani Alves e Alex Sandro a proteggere Neto. Il Napoli va in campo schierato col 4-3-3 votato all’attacco con Reina tra i pali; Hysaj, Chiriches, Koulibaly e Ghoulam in difesa; Zielinski, Diawara e Hamsik a centrocampo; Callejon, Milik e Insigne in attacco.

Napoli-Juventus: la partita – Il Napoli ha iniziato bene il match con gestione del possesso e fitte trame offensive grazie alle quali ha chiuso la Juve nella propria trequarti campo, ma senza riuscire a incidere veramente in area di rigore. La Juve dal canto suo si è presentata in campo con un atteggiamento ben diverso da quello della partita di domenica in campionato. Quella che abbiamo visto ieri è una squadra umile che ha fatto dell’attenzione difensiva la sua priorità (giustamente) ed è riuscita a disinnescare gli attacchi napoletani rendendo il loro possesso palla quasi sterile. La Juve, inoltre, è stata sempre capace sia di ripartire in contropiede sia di gestire il possesso quando serviva. Così è arrivato il vantaggio dei bianconeri con Higuain smorzando un po’ gli entusiasmi dei tifosi partenopei, ma non della squadra in campo, che ha continuato a giocare alla grande nel corso del primo tempo e mangiandosi almeno un’occasione con Callejon.

Il Napoli inizia alla grande anche la ripresa e pareggia, ma dopo pochi minuti un gran contropiede della Juve riporta in vantaggio i bianconeri: assist di Cuadrado e doppietta di Higuain. A questo punto i partenopei, per vincere, avrebbero dovuto segnare altri 4 gol e portarsi sul 5-2 e farlo in 35 minuti circa. Ma per compiere questo genere di imprese è necessaria la collaborazione dell’avversario, che sbagli, che si intimidisca, che le sue convinzioni si sgretolino … Ma non è stato questo il caso della Juve di ieri. Il Napoli ha spinto sull’acceleratore e in 8 minuti ha segnato due gol, uno grazie a una papera di Neto, l’altro con una bellissima azione di Callejon che, dopo un bel dribbling, ha servito un pallone d’oro a Insigne che l’ha messa dentro. A questo punto l’impresa è sembrata possibile dato che, cronometro alla mano, il tempo c’era, ma anche la Juve c’era e non si è fatta mettere sotto. Allegri ha tolto Dybala e ha messo in campo Barzagli per coprirsi maggiormente. La Vecchia Signora si è fatta schiacciare in difesa, ma non troppo e comunque sempre senza dare vere occasioni da gol.

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