GP Qatar: Vinales vince, Rossi stupisce
GP QATAR: IL PODIO – Maverick Vinales vince come c’era da aspettarsi e da gran favorito il GP di Qatar, prima prova della stagione 2017 del Motomondiale. Sul podio anche Dovizioso e Valentino Rossi che, dopo aver sofferto durante tutte le prove, quando si è trattato di scendere in gara, si è fatto valere in un modo strepitoso. L’uomo della giornata è comunque Vinales: sempre primo, nelle prove come nei test invernali, lo spagnolo ha vinto e anche in sicurezza, senza prendersi rischi di alcun genere. Consapevole dei propri mezzi ha accettato la bagarre nelle retrovie, ha studiato gli avversari e poi si è andato a prendere una vittoria che era ampiamente preventivata, ma che comunque andava colta. Così Vinales dopo aver vinto la sua prima gara in Yamaha si candida come uno dei favoriti per il mondiale. Dovizioso è finito secondo come detto e tiene alti i colori della Ducati. Dovizioso è stato per lunghi tratti in testa alla gara ma negli ultimi giri, dopo aver lottato strenuamente, ha dovuto arrendersi a Vinales. Rossi coi suoi 38 anni ha fatto un capolavoro. Partito dalla decima posizione è risalito fino alla terza ma non aveva possibilità di riprendere i due là davanti: il Dottore dopo aver fatto delle prove in cui ha sofferto e con tempi tutto sommato mediocri, in gara si è ritrovato e alla grande peraltro. Sarà anche quest’anno uno dei protagonisti.
GP QATAR: I DELUSI – I due della Honda ufficiale, Marquez e Pedrosa, hanno conquistato la quarta e quinta piazza. Che dire? Pedrosa ha fatto il suo, come sempre, senza rubare l’occhio ma anche senza patemi. Marquez era atteso, invece, per una gara di vertice ma la scelta degli pneumatici non ha pagato e si ritrova fuori dal podio. E Iannone? Il pilota abruzzese è partito benissimo e si è ritrovato a lottare per la testa della gara e a essere più veloce di Marquez. Poi, però, ha “tamponato” lo spagnolo in curva ed è caduto abbandonando la gara. Per lui un serio “mea culpa” a fine gara. Andrea Iannone contrito ha ammesso che aveva uno moto performante e che episodi come quelli visti ieri, cioè errori e cadute date dall’irruenza, non si verificheranno più. Al “Maniaco” infatti conviene proprio dare il giusto spazio al raziocinio durante la gara, così facendo otterrà certamente molto di più come avrebbe potuto benissimo fare ieri.
Ieri qualche “genio” nella trasmissione di SKY “Race Anatomy” ha accennato al fatto che Marquez avrebbe potuto frenare in curva per aiutare il tamponamento di Iannone e la sua caduta: l’unica cosa di cui siamo sicuri è che il nome della trasmissione dovrebbe essere cambiato in “Race Lobotomy” date le opinioni espresse. Per fortuna c’è Loris Reggiani che di giornalismo ne capisce qualcosa e predica nel deserto.
A deludere in modo preoccupante e a sembrare nei guai seri è stato Lorenzo sulla sua Ducati. Il pilota maiorchino è finito undicesimo. Era partito dalla dodicesima piazza, poi un lungo in curva 1 l’ha fatto retrocedere in sedicesima piazza. Da lì la risalita fino alla nona posizione, anche grazie alle uscite di tre piloti che lo precedevano. Poi è stato di nuovo ripreso da Miller e Rins (all’esordio in motoGP) ed è finito undicesimo … per lui si prepara un anno di sofferenze.
GP QATAR: GLI ESORDI – Note importanti da registrare sono gli esordi di Rins, Zarco e Folger in MotoGP. Alex Rins con Suzuki si è piazzato nono, mentre Folger con la Yamaha Tech 3 è finito decimo. Zarco invece era in testa alla gara, un esordio da paura! Ha guidato la corsa per cinque giri durante i quali non ha fatto altro che incrementare il suo vantaggio sugli inseguitori. Aveva scelto pneumatici morbidi che gli hanno dato da subito un buon grip e che forse sarebbero calati alla distanza, ma non lo sapremo mai bene dato che il francese è caduto al quinto giro. Insomma, una gara piena di colpi di scena, divertente e combattuta che apre nuovi scenari e che ci regalerà una stagione coi fiocchi.
A proposito, il GP Qatar edizione 2017 della Moto2 ieri è stato vinto da Franco Morbidelli. Il “Morbido”ha fatto una gara in stile Lorenzo: dopo pochi giri di lotta si è piazzato in testa e lì è rimasto fino alla fine in versione martillo.