Norberto Confalonieri, arrestato l’ortopedico delle tangenti
Un altro caso di tangenti e malasanità scuote l’opinione pubblica. Ad essere al centro di un’inchiesta, questa volta, è Norberto Confalonieri, attuale primario di Ortopedia dell’Ospedale Pini di Milano, già in servizio al Cto, e luminare degli interventi con tecnica computer assistita, finito agli arresti domiciliari con le accuse di corruzione, turbativa d’asta e lesioni su alcuni pazienti.
Stando a quanto si evince dai capi d’accusa, il medico avrebbe promosso l’acquisto di protesi, ottenendo soldi e inviti a convegni e programmi televisivi, un vero e proprio “do ut des” illecito a discapito della salute dei suoi malati, costretti a rivolgersi a lui nelle cliniche private dove lavorava, per saltare le interminabili liste d’attesa, opportunamente e strumentalmente allungate dal primo.
Ed è proprio la frustrazione e lo sfogo di uno dei pazienti di Confalonieri, che ha subito “complicanze post-operatorie” a seguito di un “impianto di protesi al ginocchio”, ad emergere nella conversazione telefonica, avvenuta nell’aprile 2016 e intercettata dalle unità preposte: “Per evitare di aspettare nove mesi perché altrimenti l’infezione sarebbe andata avanti ho dovuto pagare di tasca mia, ripeto sono senza lavoro, senza casa, con 35mila euro di debiti, io mi suicido”.
E ancora, in altre intercettazioni telefoniche, è lo stesso primario ortopedico ad ammettere di aver provocato la rottura del femore “ad un’anziana paziente 78enne, operata nel pubblico” per allenarsi “con la tecnica d’accesso anteriore bikini'” in vista di un “intervento privato”, concludendo poi, la conversazione con una risata “Invece dei punti gli ho messo una cerniera così la apro più facile”.
Oltre all’arresto di Norberto Confalonieri, sono state emesse delle misure interdittive, nei confronti di Luigi Ortaglio, responsabile del Provveditorato Economato dell’Azienda Socio-sanitaria territoriale Nord Milano di Sesto San Giovanni accusato di turbativa d’asta, e dei quattro dipendenti, indagati anch’essi per corruzione e turbativa dasta, della Johnson & Johnson e della B. Braun, le due multinazionali farmaceutiche, fornitrici di protesi che il primario ortopedico sponsorizzava, in cambio di denaro e altre utilità.
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