Liberipassi: avventura e cultura su Via Cassia

Liberi Passi si percorrono su Via Cassia. L’associazione culturale, nata nel novembre 2012, continua a crescere al civico numero 1827. In uno spazio riabilitato per ospitare arte, cultura e idee, è stata fatta molta strada grazie al lavoro e alla determinazione di quattro donne: Stefania Attili, Caterina Cucchi, Paola Cucchi e Simona Di Valerio.

Una direzione tutta al femminile ma soprattutto una gestione che funziona. Liberipassi è un luogo in cui si produce e si diffonde cultura, in tutte le sue forme. Per questo offre e organizza diverse attività culturali tra cui corsi di lingua, di teatro, mostre, seminari e visite guidate. Stefania e Caterina rispondono alle nostre domande.

Com’è nata l’esigenza di aprire un’associazione culturale?
Dal fatto che in questa zona di Roma Nord c’è ben poco. Nel nostro quartiere non ci sono molti punti di aggregazione o centri che offrano una particolare attività culturale. Liberipassi è nata dalla necessità, di ognuna di noi, di creare in zona uno spazio culturalmente attivo.

Perchè il nome Liberipassi ?
Perchè volevamo che il nome desse l’idea di un luogo aperto liberamente a tutti. Chiunque può entrare a far parte di questa associazione attivamente, con le proprie proposte e iniziative ma anche solo partecipando alle varie attività a cui si è interessati.

Quali attività e quali corsi vengono proposti?
Qui cerchiamo di proporre tutto ciò che sia arte, cultura e conoscenza. Per questo motivo le attività presenti sono le più disparate: seminari, presentazioni, mostre, visite guidate. Ogni proposta attuabile è la benvenuta. Siamo sempre alla ricerca di persone che vogliano lanciare nuove idee e che portino nuove iniziative sul territorio.

Siete in quattro, quali sono i ruoli di ognuna?
Le idee sono di tutte, ma in realtà le nostre mansioni sono divise in due gruppi. Caterina e Paola si occupano principalmente della parte artistica e pubblicitaria, mentre Stefania e Simona delle escursioni, dei trekking e delle visite guidate.
Ma in fondo tutto quello che siamo riuscite a realizzare fino a ora è dovuto al lavoro di squadra.

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Pro e contro della gestione di un’associazione culturale?
I contro ci sono ma si superano con facilità. E’ un’attività che assorbe molto del tuo tempo per tutta la mole di lavoro che richiede, e non si può negare che sia faticoso. Purtroppo, molto spesso, ci si scontra con la chiusura della gente. Troppe persone sono diffidenti nei confronti di molte iniziative culturali.
Ma in compenso i pro ripagano di tutto. Da quando ci occupiamo della gestione di Liberi Passi non si possono negare le soddisfazioni, le nuove conoscenze e soprattutto tutto il divertimento dietro a ogni singolo evento.

Quali sono le proposte che richiamano più gente?
Le iniziative che hanno riscosso più successo sono senz’altro i cineforum, i percorsi di trekking, le visite guidate e i mercatini. Tutti le iniziative, a breve termine, che non richiedono un impegno prolungato per diversi mesi hanno suscitato un buon interesse.

Quali sono i vostri progetti futuri?
Fra poco partiranno nuove serate e diversi laboratori. A Febbraio sponsorizzeremo, per la prima volta, un nuovo evento di beneficenza con una giornata dedicata alla multiculturalità. Saranno presenti diversi ospiti, tanta musica, danze, cibo e artigianato locale. Tutto il ricavato sarà devoluto ad un progetto che prevede la ristrutturazione di un orfanotrofio in Liberia.
Partiranno anche nuovi laboratori artistici e speriamo di trovare artisti di zona e non, per permettere loro di esporre collettivamente o in maniera individuale le loro opere. Ma il nostro obiettivo principale rimane quello di richiamare più gente possibile. Soltanto con una partecipazione attiva un’associazione culturale può resistere. E continuare a esistere.

 

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