Giancarlo Tulliani sfugge all’arresto
Giancarlo Tulliani, il cognato di Gianfranco Fini, è sfuggito all’ordine di custodia cautelare in carcere. Tulliani, accusato di riciclaggio, si è reso uccel di bosco andandosene a Dubai dove pare intrattenga vari rapporti d’affari. Del resto l’oramai latitante cognato di Gianfranco Fini sapeva benissimo che se fosse rimasto in Italia per lui, prima o poi, si sarebbero aperte le porte del carcere. Il GIP Simonetta D’Alessandro ha detto che il Tulliani era perfettamente consapevole dei rischi giudiziari che correva in Italia come risulta da intercettazioni telefoniche. Gli inquirenti, che non ancora riescono a mettere le mani sull’imputato, si consolano temporaneamente essendo riusciti ad impedire un movimento di capitali pari a 500.000 Euro dal conto che Tulliani ha presso il MPS ad un altro aperto a Dubai. Ad avviso dei giudici Giancarlo Tulliani non avrebbe la minima intenzione di tornare nel belpaese e a riprova di ciò gli inquirenti citano le relazioni avviate dall’indagato nel paradiso fiscale del Golfo Persico.
L’ordine di custodia in carcere è stato chiesto dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e dal sostituto Barbara Sargenti e le motivazioni sostanzialmente attengono alla possibilità che Giancarlo Tulliani possa reiterare i crimini compiuti in modo continuativo dal 2008 al 2015. Reati di riciclaggio che peraltro avrebbero coinvolto anche la sorella Elisabetta e lo stesso Gianfranco Fini che risultano anch’essi indagati nella vicenda.
Le indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia riguardano il riciclaggio all’estero di denaro sottratto al fisco da aziende che gestiscono scommesse online e video-lottery. Nell’ambito di questa indagine erano già stati arrestati il parlamentare del PdL Amedeo Laboccetta e Francesco Corallo il “re delle slot machine” che si era consegnato alle forze dell’ordine dopo una latitanza durata 14 mesi. Oltre agli arresti gli inquirenti sono riusciti anche a recuperare il maltolto, o almeno una parte, sequestrando beni e denari per centinaia di milioni di Euro. All’interno di questo lavoro investigativo si sono ritrovati impigliati Gianfranco Fini ed i Tulliani con la famosa vicenda della casa di Montecarlo.