La fiaba Federer incanta Indian Wells

Dopo il titolo agli Australian Open, Roger Federer conquista anche il primo Mille della stagione a Indian Wells, sconfiggendo in finale Wawrinka in due set e passando da un’altra splendida prestazione con Nadal. Djokovic e Murray, in crisi, rinunciano a Miami. La Vesnina vince in rimonta il torneo femminile.

Il ritorno del Re. La stagione dei 36 anni di Federer sta sempre più assumendo dei contorni fiabeschi. Teatro della nuova impresa Indian Wells, primo fra i Mille sia per collocazione che per successo di pubblico. Il Genio svizzero sta ridisegnando i confini del tempo, ottenendo risultati impensabili sino a tre mesi fa.

Quando è stato sorteggiato il tabellone, saltava agli occhi la sua iniquità, tanti big presenti in un unico quarto, Federer e Nadal destinati a incontrarsi agli ottavi con il vincitore che avrebbe potuto trovare Djokovic o DelPotro.

Pareva tranquillo Murray nella sua parte alta, invece è bastato Pospisil al primo incontro per estrometterlo dal torneo. A Indian Wells non ha mai giocato bene e ha conosciuto spesso sconfitte pesanti. Il gomito destro gli faceva male, preludio all’annuncio del ritiro a Miami. La crisi di Djokovic, così dibattuta, ha nascosto quella più strisciante, ma altrettanto netta dello scozzese, che ha iniziato la stagione col fiasco australiano, proseguendo sulla medesima falsariga in California.

Come ad Acapulco, Djokovic ha battuto DelPotro in tre set per poi perdere da Kyrgios in due. Come Murray, anche lui salterà Miami e per il medesimo problema. Non ci resta che attendere la stagione sulla terra per capire se ci sarà un risveglio.

Annunciato, l’ottavo fra Federer e Nadal si è svolto mercoledì. Lo svizzero ci è arrivato con due tie break vinti su Johnson, lo spagnolo avendo superato Verdasco nel derby. L’assenza di giorno di riposo fra i due turni pareva favorire l’atleta, ma il confronto non c’è stato. Federer ha comandato sin dall’inizio non concedendo niente, non andando mai in difficoltà dal lato sinistro, croce dei loro precedenti, e anzi mettendo a segno degli splendidi rovesci nei momenti chiave. Roger ha concesso una sola palla break, ha strappato due volte per set il servizio a Rafa e chiuso la pratica in poco più di un’ora.

Un’intossicazione alimentare ha tolto dal torneo Kyrgios, consentendo a Federer di riposare in vista della semifinale con Sock. L’americano, miracolato da Dimitrov, che ha buttato una partita già vinta, era stato bravo a battere nei quarti Nishikori, poco convincente nel 2017.

Per un set, Sock è stato spettatore dell’esibizione di Federer. Il secondo parziale è stato più equilibrato, ma giunto il tie break e salito 3 a 1, il nativo di Lincoln ha regalato tre rovesci filati, cedendo 4-7.

Assai meno entusiasmante il cammino di Wawrinka. Nishioka stava per sorprenderlo negli ottavi, avendo servito due volte per il match. Anche con Thiem nei quarti, Stan è dovuto ricorrere al tie break del terzo prima di beneficiare in semifinale della presenza di Carreno Busta, giunto lì in virtù di uno spaventoso buco del tabellone. Avrebbe potuto approfittarne Fognini, che dopo aver sconfitto Tsonga in un ottimo match ha perso da Cuevas.

La finale vedeva favorito Federer, ma Wawrinka si era aggiudicato l’unica sfida diretta nell’epilogo di un Mille, Montecarlo 2014. Il caldo e l’attesa per il protrarsi della gara femminile non ha aiutato lo spettacolo. Per nove games il gioco è fluito veloce senza occasioni né arrivi ai vantaggi. Sul 30 pari del 4-5 questo nuovo Federer, che non teme nessuno dal suo lato sinistro e sfrutta tutte le occasioni, ha messo in crisi il dritto di Wawrinka con un back e poi lo ha costretto all’errore al termine di un lungo scambio. Stan ha reagito, complice un calo dell’avversario. È salito 2 a 0 nel secondo, ma si è fatto infilare da un passante di dritto per il controbreak. Ancora nel momento caldo, sul 5-6, ha concesso qualcosa. Sul match point, Federer ha saputo girare le sorti dello scambio, ha accelerato con il dritto chiudendo a rete una facile volèe alta.

Osservando i dati del match, impressionano gli 8 vincenti a 2 di Roger col rovescio: da Melbourne a Indian Wells è questo colpo che sta rendendo dorato il suo crepuscolo. È il più anziano vincitore di un Mille, è salito al n.6, ma la Race lo colloca al comando con 1400 punti più di Nadal e 1600 più di Wawrinka. L’età non gli consentirà di cercare quel traguardo a fine anno: è anche possibile che si fermi un po’ dopo Miami. Tuttavia Murray (10°) e Djokovic (18°!) faranno bene a tenere d’occhio la situazione.

Mercoledì inizia Miami, stasera sorteggio del tabellone.

Il circuito femminile sta regalando speranze a tutte o quasi. A Indian Wells è toccato alla Vesnina, capace di rimontare in finale da 6-7 1-4 la ben più quotata connazionale Kuznetsova, autrice al terzo turno dell’eliminazione di Roberta Vinci. Fra giuste puntualizzazioni e gelosie, la WTA si prepara a riaccogliere la Sharapova, unica speranza di ridestare un’attenzione al momento precipitata.

Twitter: @MicheleSarno76

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