Valanga Rosa ad Aspen: tre azzurre sul podio
La Valanga Rosa contemporanea ieri ha travolto Aspen in Colorado, monopolizzando il podio in occasione dello slalom gigante, ultima gara di sci alpino della stagione di Coppa del Mondo 2016-17. Federica Brignone ha vinto, sbaragliando la concorrenza e facendo registrare il miglior tempo sia nella prima che nella seconda manche. Una prestazione “alla Brignone”, che sa un po’ di sana follia, in cui l’unico sistema che è preso in considerazione per gestire un vantaggio è quello di essere sempre in spinta, cosa che ha consentito all’azzurra di rifilare quasi un secondo e mezzo di distacco alle avversarie. Seconda è finita la Goggia che ancora peggio della Brignone è una “o tutto o niente”, e nonostante i rischi e le uscite ha fatto una stagione con numeri da record per lo sci alpino femminile italico. Sul terzo gradino del podio troviamo Marta Bassino, la giovane talentuosa nominata da uno degli sponsor del circo bianco come la rising star del circuito al femminile.
Quest’anno le ragazze hanno condotto una stagione grandiosa anche meglio di quella dei maschi, vincitori, però, della coppa di Discesa Libera con Peter Fill, quindi di un titolo mentre le azzurre no. La cosa che più conta però sono le prospettive. La squadra maschile ha assoluto bisogno di forze fresche. Se escludiamo Dominik Paris i migliori risultati sono arrivati grazie ad atleti che sono ben oltre i trenta anni. Certo, mai mettere limite alla provvidenza ma pur augurandoci che gli azzurri possano avere una carriera tipo Cuche (mbè su una cosa così non ci si può certo fare affidamento quando si fa una programmazione seria).
Le ragazze della nuova valanga rosa invece lasciano ben sperare. Goggia e Brignone sono finite terza e quinta in classifica generale e con grandi prospettive future. Partiamo dalla Brignone che ha 26 anni e quest’anno ha vinto in combinata e due volte in gigante. I suoi miglioramenti nelle discipline veloci sono notevoli soprattutto in superG, disciplina in cui vinse l’anno scorso, ma a sorprendere sono state le sue ultime prove in slalom, grazie alle quali ha ottenuto una vittoria, un secondo e un sesto posto nelle tre combinate in calendario quest’anno … che farà l’anno prossimo?
La più interessante delle azzurre della neo valanga rosa rimane comunque Sofia Goggia. Appena 24 anni per lei e 1197 punti raggranellati in una stagione. Capace di vincere sia in discesa che in superG è solo questione di tempo, ma siamo certi che possa fare altrettanto in gigante. Il suo neo, quest’anno, sono state le condotte di gara in superG. Delle sette prove della disciplina corse quest’anno Sofia ha ottenuto una vittoria, un secondo e un terzo posto con ben quattro uscite. Se non avesse sbagliato tanto a livello tattico avrebbe certamente portato a casa la coppa di disciplina e forse sarebbe finita seconda in classifica generale insidiando la Shiffrin da vicino. Speriamo che i tecnici lavorino su questi aspetto anche perché uscire di pista in un tipo di gare in cui si va molto veloce potrebbe essere poco salutare e, dato che le ginocchia della Goggia sono tra le più tormentate in circolazione, conviene essere un po’ cauti. Per la stessa ragione consideriamo una scelta insensata quella presa dai tecnici azzurri di far gareggiare la Goggia in slalom: far fare anche le prove tra i pali snodati a Sofia per farle, forse, raccattare qualche misero punticino a fronte del rischio e dello stress a cui sottoporrebbe le sue malandate ginocchia (Lara Gut docet) è scelta a nostro avviso demenziale.