Auto nel fiume Serchio, recuperati i primi due cadaveri
Sono tre uomini, tutti di nazionalità romena e parenti tra loro, le vittime dell’incidente avvenuto nel pisano che ha visto un’auto finire nel fiume Serchio, in località Ripafratta, vicino San Giuliano Terme, dopo aver sfondato il parapetto di un ponte probabilmente a causa dell’alta velocità. Al momento i sommozzatori dei Vigili del Fuoco hanno estratto due dei tre corpi degli uomini presenti nell’auto: un ragazzo di 26 anni e un altro di 31. Uno dei cadaveri è stato ritrovato sul sedile posteriore dell’auto, mentre l’altro era al posto di guida con le cinture ancora allacciate. Il veicolo aveva i vetri sfondati, forse in un vano tentativo di uscire fuori dalla gabbia mortale, dunque non si esclude che il corpo del terzo uomo ora disperso, un altro ragazzo di 31 anni, sia stato portato via dalla corrente. Non è escluso che possa esserci anche un quarto disperso poiché i familiari hanno raccontato che i tre erano andati a prendere un amico.
I parenti e gli amici delle vittime ne avevano denunciato il mancato rientro a casa la sera dello scorso sabato, ma la scoperta della vettura è stata fatta solo ieri mattina intorno alle 9 durante un giro di perlustrazione della zona, quando la polizia locale si è accorta che una spalletta del ponte era stata abbattuta e che un’auto era finita nel fiume. Il recupero della Wolkswagen Passat è risultato particolarmente difficoltoso anche perché, secondo i soccorritori, il ponte non è in grado di sostenere il peso di un autogru. Si è proceduto quindi con l’uso dei verricelli e di alcuni “palloni” per riportare la vettura in linea di galleggiamento.
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