Rapina al fumogeno “Sfumata” a Venezia

Rapina al fumogeno sfumata in piazza San Marco a Venezia ieri, quando una fitta coltre di fumo ha avvolto il campanile scatenando il panico tra i passanti turisti che passeggiavano sulla spianata all’ ombra del Leone di Venezia, i quali purtroppo agitati forse dallo spettro del terrorismo considerati i tempi che  viviamo oppure semplicemente temendo il divampare di un incendio hanno cominciato a fuggire da tutte le parti. Subito allertati, i Vigili del fuoco e polizia sono intervenuti tempestivamente per scoprire poi che il fumo non proveniva da fiamme ardenti, ma da un fumogeno posizionato nelle vicinanze di un bar che si trova vicinissimo  al campanile.

Ma come un fumogeno in piazza San Marco? Era tutto  un diversivo creato ad hoc da una banda di rapinatori  che voleva svaligiare la gioielleria Missaglia.

I malviventi avevano architettato un piano per  distrarre le forze dell’ordine simulando un incendio su piazza San Marco, così che gli agenti accorressero sotto al campanile lasciando loro campo libero per derubare indisturbati  la gioielleria Missaglia che si trova sul lato opposto del canale.

Il geniale piano dei rapinatori è tuttavia andato storto, secondo quanto racconta il Gazzettino, i delinquenti dopo aver acceso il fumogeno hanno provato ad entrare nella gioielleria, ma le commesse hanno capito subito che qualcosa non quadrava ed hanno bloccato la porta d’ingresso.

«Sono riusciti ad entrare nella gioielleria fingendosi clienti, uno dei due pare avesse una pistola, ma i nostri dipendenti hanno reagito con coraggio, dando l’allarme e facendoli fuggire». Ha dichiarato Guido Damiani il presidente del gruppo Damiani, di cui la gioielleria è rivenditrice.  Damiani all’ Ansa ha poi raccontato le fasi concitate della tentata rapina:«Ne è entrato prima uno, all’apparenza sembrava un cliente e gli è stato aperto, poi una volta all’interno ha fatto entrare anche il complice, che avrebbe estratto una pistola».

A mandare all’ aria i piani della banda di malviventi  un turista seduto ad un tavolo del Caffè Quadri  che ha lanciato l’allarme rapina, il quale ha notato uno di loro armeggiare alla base del campanile col fumogeno e contemporaneamente altri due tentare di entrare in gioielleria. L’ uomo  si è messo così a gridare richiamando le forze dell’ordine in piazza.

I maldestri rapinatori, vedendo sopraggiungere le forze dell’ordine in direzione della gioielleria sono scappati tra i vicoli e sembrerebbe che un secondo fumogeno sia stato gettato dietro la gioielleria, per accrescere la confusione tra quelli che in quel momento affollavano la piazza e facilitare così la loro fuga.

Per fortuna il piano è andato all’ aria ma sono in corso indagini per catturare i rapinatori.

 

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