Sdegno per la domenica “a luci rosse” di Barbara D’Urso

dursoI programmi pomeridiani domenicali sono ormai un appuntamento consueto, con dibattiti, interviste, servizi che trattano argomenti di ogni genere intrattengono famiglie intere davanti allo schermo. La domenica di canale cinque questa volta però si è rivelata un pò troppo spinta per un pubblico così vario, specialmente per i minori.

I protagonisti della domenica su Rai1 sono Massimo Giletti, con l’Arena e Mara Venier alla conduzione di domenica in; sul fronte Mediaset troviamo Barbara D’Urso con Domenica Live che con l’ultima puntata si è distinta particolarmente, ma non per gli ascolti. È stata definita, infatti, una ‘domenica a luci rosse‘ a causa di servizi inerenti al sesso più adatti ad una seconda serata. È stato il Movimento Italiano Genitori a mettere sotto accusa il programma, ritenendo i contenuti dei servizi mandati in onda dalle 14:45 inadeguati alla fascia oraria pomeridiana. “Diciamo basta a queste porno-domeniche di violazioni della fascia protetta. Ci appelliamo alla responsabilità sociale delle aziende perchè non continuino a inserire spot in questo programma trash che viola la sensibilità e la dignità dei nostri figli.”, sono state queste le parole di Elisabetta Scala vicepresidente e responsabile Osservatorio Media MOIGE. “Italia paese a luci rosse?” era il titolo della prima parte del programma che ha proposto come primo servizio la storia del fonico dei Modà, indagato per molestie sessuali a danni di minori, a seguire l’inchiesta sulle soldatesse della caserma di Ascoli molestate dei superiori, a seguire il professore denunciato per aver avuto rapporti con delle alunne e le dichiarazioni dell’uomo sesso-dipendente; sono stati riproposti servizi mandati in onda rispettivamente da striscia la notizia, Lucignolo e le Iene riguardanti: rapporti sessuali in cambio di lavoro, la testimonianza della donna-dominatrice e gli scambi di coppia che avvengono in determinati parcheggi. Ospite del programma è stata una donna poliamorosa, hanno coronato la puntata la storia del centro massaggi cinese, che era una copertura per un giro di prostituzione, e di un bordello in Austria. Stando a quanto riportato dal Corriere pare che la registrazione della puntata abbia causato le ire di Mauro Crippa, direttore generale dell’informazione Mediaset, il quale avrebbe aperto un’inchiesta interna con la possibilità del licenziamento di Mario Giordano, direttore di Videonews. Scagionata la D’Urso la quale non sarebbe stata a conoscenza del contenuto dei servizi, la stessa presentatrice si è scusata su Radio Montecarlo durante il programma radiofonico condotto da Alfonso Signorini, chiedendo anche di puntare i riflettori sulle buone azioni portate a termine dal programma, come l’aver trovato lavoro a un padre di famiglia disoccupato, detenuto per 15 anni in carcere ingiustamente o l’aver fatto arrivare donazioni ad una ragazza che per salvare il fidanzato dal coma aveva messo in vendita un rene{ads1}Non è di certo la prima volta che le polemiche si abbattono su Barbara D’Urso, un po’ per colpa delle sue gaffes, come quella con i non vedenti dell’Istituto ciechi di Milano ai quali durante una puntata di Pomeriggio Cinque ha posto i suoi saluti concludendo con “…che ci stanno guardando”, un po’ per colpa di alcune inimicizie con altre prime donne del piccolo schermo. Ricordiamo l’azione legale di Milly Carlucci ai danni di Mediaset per la trasmissione “Baila”, mai andata in onda, che avrebbe dovuto avere come conduttrice la D’Urso; l’accusa era quella di aver copiato il format del suo “Ballando con le stelle”; frecciatine con la Panicucci e il disprezzo della Clerici che ha dichiarato di ritenere i particolari doviziosi, descritti dalla collega in una puntata di “Pomeriggio Cinque”, del tradimento dell’ex compagno Eddy Martens inopportuni. A coronare il tutto c’è la diatriba con la show-girl argentina Belen, che offesa per dei commenti inopportuni sul suo matrimonio da parte della conduttrice napoletana ha detto, durante un’intervista delle Iene, di usare la D’Urso come spauracchio per far rigare dritto il piccolo Santiago.

 

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