Indagati il direttore e i vertici del Sole 24 ore

False comunicazioni sociali e appropriazione indebita, così finiscono indagati il direttore e i vertici del Sole 24 ore nell’ambito della vicenda degli oltre 109mila abbonamenti digitali al quotidiano economico, sottoscritti tra il 2013 e il 2016 tramite la società inglese Di Source Limited.

Per la procura si tratterebbe di account fittizi attivati ad hoc per gonfiare il bilancio della casa editrice in piena crisi economica.

Roberto Napoletano, direttore del quotidiano oltre che responsabile di Radio 24 e dell’agenzia di stampa Radiocor, Benito Bedini l’ex presidente del gruppo e l’ex amministratore delegato Donatella Treu sono indagati per false comunicazioni, in riferimento ai presunti dati falsi sulle copie che hanno impattato il bilancio del 2015. Nel decreto di perquisizione, si parla di “gravi anomalie” nell’ andamento “economico della società”, si legge di “vendite” di copie digitali “enfatizzate” ma  “false”  tanto che una parte “significativa di copie” cartacee  sarebbe finita “dritta al macero”.

Secondo la Procura,  dunque ci sarebbe stato “uno scostamento tra la rappresentazione della realta’ economica della societa’ e la situazione effettiva” e “si e’ veicolato un messaggio largamente positivo sull’andamento economico”. Agli altri indagati, tutti vertici del Gruppo, si contesterebbe invece il reato di appropriazione indebita all’interno del rapporto tra il gruppo di via Monte Rosa e la società inglese Di Source Limited. Si parla di una cifra che si aggirerebbe intorno ai 3 milioni di euro, Quintarelli, Arioli e Biella sarebbero stati “soci occulti” della società inglese e si sarebbero appropriati, ai danni delle casse del gruppo editoriale del bottino milionario.

Al fatto che siano indagati il direttore e i vertici del Sole 24 ore, i giornalisti dell’editoriale rispondono con uno sciopero a oltranza e con un comunicato pubblicato dal comitato di redazione ieri, confermano le distanze da Napoletano: “Al di là dell’esito finale del procedimento penale per la redazione è inammissibile che il giornale della finanza, dell’economia, del diritto possa andare in edicola con la firma di un direttore indagato per un reato assai grave, in ipotesi commesso proprio durante la sua permanenza al Sole 24 Ore. Ritiene pertanto, dopo un voto di oltre il 90% dell’assemblea, di non potere che proclamare uno sciopero a oltranza sino al momento della sua rimozione. Un’iniziativa senza precedenti nella storia sindacale del Sole 24 Ore e che, purtroppo, è l’unica che appare adeguata alla gravità della situazione. Chiede pertanto all’azionista di maggioranza, Confindustria, una doppia assunzione di responsabilità, da una parte restituendo subito al giornale una guida autorevole e in discontinuità con l’attuale gestione, condizione indispensabile per rendere credibile qualsiasi prospettiva di rilancio; dall’altra procedendo, senza più indugi, alla ricapitalizzazione del gruppo, dopo averne annunciato la disponibilità ormai 6 mesi fa”.

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