Tiziano Renzi dai Pm. Suo figlio Matteo: “Se colpevole paghi doppio”
Tiziano Renzi è stato interrogato dai Pm di Roma mentre, nello stesso momento, suo figlio Matteo, fresco ex Presidente del Consiglio, rispondeva in tv, ospite della trasmissione Otto e mezzo alle domande (poche) di Lilli Gruber. Tiziano Renzi, indagato nell’ambito dell’inchiesta Consip per traffico di influenze, reato del quale ha dichiarato di non conoscere l’esistenza, si è difeso dalle accuse rispondendo a tutte le domande che i Pm hanno posto e secondo il suo legale Federico Bagattini ha dimostrato la sua totale estraneità alla vicenda in quanto “Tiziano Renzi non è mai stato in Consip e non ha mai preso un soldi. Non ha mai avuto rapporti con l’imprenditore Alfredo Romeo. Non lo ha mai visto”. Secondo il penalista qualcuno ha sfruttato il suo nome per ottenere vantaggi ma all’insaputa (ci risiamo) dello stesso Tiziano Renzi. Anche se ci sono intercettazioni telefoniche nelle quali lo si sente chiedere se “il Dottore” (Romeo, imprenditore attualmente agli arresti) avesse gradito “il regalino”.
Contestualmente all’interrogatorio di Tiziano Renzi, suo figlio Matteo lo difendeva in tv garantendo che sia lui che Luca Lotti, Ministro coinvolto nella medesima inchiesta, sono due persone di specchiata virtù delle quali si fida ciecamente. Ed a voler sottolineare le differenze tra lui ed i suoi predecessori, in particolare uno al quale spesso viene accostato, ha auspicato che se l’inchiesta porterà ad un processo, suo padre venga processato il prima possibile aggiungendo “Se mio padre ha commesso qualcosa, non solo deve andare a processo ma deve avere anche una pena doppia. Mio padre deve essere processato se i giudici lo riterranno opportuno” dichiarandosi sempre e comunque dalla parte dei Magistrati anche se indagano su suo padre. Ma visto che lo stesso è già stato una volta assolto non vede perché non possa accadere di nuovo. Appassionata anche la difesa del Ministro Lotti “Non deve assolutamente dimettersi. Lo conosco da anni e la sua famiglia deve sapere di avere in casa una persona estremamente onesta. Non accetto processi sommari. Luca Lotti è indagato insieme al comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette. Sono pronto a scommettere che Lotti e Del Sette, cui va la mia stima, non hanno commesso niente. Ma sta ai magistrati valutare”
Vai alla home page di LineaDiretta24