Notte degli Oscar pasticciata: ecco tutti i vincitori
È stata una lunga notte quella dell’89esima edizione dell’Academy Awards svoltasi al a Los Angeles, tra vincitori favoriti, veri e presunti. Ha dell’incredibile che proprio l’annuncio del premio più prestigioso come miglior film si sia trasformato in una grande gaffe. Warren Beatty e Faye Dunaway avevano infatti declamato il superfavorito La La Land come vincitore, così, come da rito, la troupe al completo sale sul palco per festeggiare. Partono i discorsi di ringraziamento e l’emozione è al massimo quando tutto improvvisamente viene bloccato, Jimmy Kimmel sale sul palco e fa notare che in realtà il vero vincitore dell’Oscar come miglior film è Moonlight e che la busta consegnata a Warren Beatty era quella sbagliata. Gelo e incredulità, tutto sembra uno scherzo, ma non è così. Comincia l’esultanza in platea dei produttori del vero vincitore, ma l’enorme gaffe in qualche modo rovina i festeggiamenti, avvenuti nel bel mezzo del caos, e trasforma la notte degli Oscar in una delle più memorabili.
La La Land, il musical di Damien Chazelle ha comunque portato a casa 6 statuette su 14 nomination, tra cui miglior regia per lo stesso Chazelle e miglior attrice protagonista Emma Stone. L’oscar come migliore attore protagonista è andato invece a Casey Affleck per Manchester by the Sea, mentre Viola Davis e Mahershala Ali hanno conquistato le loro prime statuette per i ruoli da non protagonista nei film Barriere e Moonlight. Per quanto riguarda l’Italia c’è delusione per Fuocammare che non è riuscito a battere nella categoria come miglior documentario il favoritissimo O.J.: Made in America di Ezra Edelman, un documentario di sette ore e mezzo sull’assassinio dell’ex moglie della star del football e del suo compagno. Tuttavia la coppia Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini sono riusciti a portar via l’Oscar come miglior trucco e acconciatura per il film Suicide Squad, mentre il regista iraniano Asghar Farhadi non ha ritirato il premio Oscar per il Miglior film straniero (Il cliente) per protesta contro il “muslim ban” approvato dall’amministrazione Trump, che lo stesso regista ha definito «disumano».
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