Due rom nella gabbia al Lidl di Follonica
Follonica, hanno rinchiuso due rom nella gabbia e poi le hanno riprese, postando il video sui social. L’episodio risale alla mattina di giovedì 23 febbraio presso il supermercato Lidl di Follonica. Due dipendenti del punto vendita hanno trovato le due nomadi rovistare tra i rifiuti nei cassonetti posti in un’area off limits per il pubblico, così uno dei due con un muletto ne ha chiuso la via di fuga.
Le due rom nella gabbia gridano e tentano di liberarsi mentre i due ragazzi, raggiunti ora anche da un altro dipendente, assistono alla scena deridendole e continuando a ripetere con voce ilare “Non si può entrare nell’angolo della Lidl”.
La scena tremendamente disumana è stata ripresa e postata sui social, il web si è scatenato tra sostenitori e quanti condannano in toto il gesto sanzionatorio dei ragazzi. Come Andrea Benini, sindaco di Follonica estremamente colpito dalla leggerezza e indifferenza dell’azione: “Aldilà del gesto in sé – prosegue il primo cittadino – quello che colpisce è l’indifferenza: il fatto che si auto-riprendano, dimostra la totale inconsapevolezza di quel che si fa in una sorta di dissociazione da se stessi, il mostrare orgogliosamente un gesto così feroce e allucinante dimostra una totale indifferenza, come anche i commenti che la gente lascia sotto al video”.
Opinione diametralmente opposta per il segretario della Lega Nord che si schiera immediatamente dalla parte dei dipendenti del supermercato: “Io sto con i LAVORATORI (li contatterò già oggi per offrire loro tutto il nostro sostegno, anche legale) e non con le ROM “FRUGATRICI”.
Ma quanto urla questa disgraziata??? #ruspa e CONDIVIDI!” riferendosi ad un vecchio video dove alcuni rom deridono i carabinieri e cantano “in Italia non pago affitto”.
Arriva prontamente la condanna del supermercato a marchio tedesco che scrive su FB: “Siamo venuti a conoscenza del video diffuso in rete. Prendiamo le distanze senza riserva alcuna dal contenuto del filmato che va contro ogni nostro principio aziendale. Lidl Italia si dissocia e condanna fermamente comportamenti di questo tipo. L’Azienda sta verificando le circostanze legate al video e si avvarrà di tutti gli strumenti a disposizione, al fine di adottare i provvedimenti necessari nelle sedi più opportune”.
Intanto la Procura di Grosseto ha aperto un fascicolo per sequestro di persona.
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