Vaticano: Festini gay a Pizzofalcone, un dossier a luci rosse fa sospendere il parroco
Festini gay a Pizzofalcone, la nota e suggestiva zona di Napoli facente parte del quartiere San Ferdinando situata fra il borgo Santa Lucia ed il Chiatamone e Chiaia. Una segnalazione anonima avrebbe portato il cardinal Sepe, arcivescovo di Napoli, a “sospendere” dalle funzioni ecclesiastiche, fino alla fine degli accertamenti, il parroco della chiesa di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone, poiché accusato di essere uno dei partecipanti ai suddetti festini a luci rosse.
Il Tribunale ecclesiastico, così come prescrive il Codice di Diritto Canonico, si sta occupando di questa spinosa vicenda, dopo che, nei giorni scorsi, un 28enne aveva reso pubblici alcuni screenshot compromettenti, raccontando di aver avuto diversi rapporti con il prete in questione. Altra vicenda che ha portato alla luce l’esistenza di questi festini è stato un carteggio recapitato, in maniera anonima, nell’abitazione privata di vescovo ausiliare di Napoli, il quale, resosi conto di avere tra le mani materiale di una certa gravità, aveva deciso di depositare prontamente il tutto presso la Curia.
E viene direttamente dalla Curia la nota riguardo questo ennesimo scandalo che colpisce la Chiesa: “Il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo Metropolita di Napoli, ha nuovamente ricevuto il parroco della chiesa di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone, del quale si sono occupati gli organi di informazione in questi ultimi giorni. Dopo il colloquio il cardinale Sepe ha affidato il caso al Tribunale ecclesiastico per l’accertamento dei fatti, come prescrive il codice di Diritto Canonico. Nel contempo, l’arcivescovo ha sospeso il sacerdote dalle funzioni di parroco, fino alla conclusione del suddetto accertamento. Di questi provvedimenti il cardinale Sepe ha informato direttamente l’interessato”.
Sepe era stato accusato in passato di non aver preso provvedimenti in casi analoghi, adesso invece ha deciso, ancora prima della conclusione delle indagini, di sospendere il prete accusato. Ma gli scandali nel napoletano non finiscono qui, poiché, sarebbe stata presentata una denuncia al centro antiviolenza Meter di Benevento, diretto da don Fortunato di Noto, nella quale si parlerebbe del prete della chiesa di Pozzuoli. Non sarebbe la prima volta che il nome del parroco viene fuori in questioni del genere, e si vocifera anche che ci sia un collegamento con le vicende di Pizzofalcone. Dunque i casi che dovrà esaminare la curia di Napoli sarebbero due, e potrebbero anche estendersi poiché la denuncia parla di più parroci coinvolti.
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