Bari, maxi sequestro di alimenti scaduti pronti per la vendita
Siamo alle solite. Oltre un quintale di alimenti scaduti, tra carne e pesce, conservati in modo non consono alle norme igieniche, erano stati accatastati in un negozio cinese. Ovviamente non possedevano alcuna tracciabilità, e le scadenze, peraltro non presenti su tutta la merce, erano, come accennato, abbondantemente superate. I Carabinieri della Stazione di Casamassima e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Bari, davanti a questo scenario inquietante e ritenuto molto dannoso per la salute dei cittadini, si sono visti costretti a procedere con l’ennesimo sequestro di merce avariata.
Il sequestro ha compreso tutta la merce ed i diversi frigoriferi (fatiscenti) in cui era ricoverata, per un valore che si aggirerebbe a circa 50 mila euro. La scrupolosa operazione è avvenuta sotto la supervisione del Comando Provinciale di Bari e del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, i quali hanno provveduto ad accertare che fossero rispettate le attuali normative vigenti in materia di igiene e salute pubblica. Il sequestro, come già accennato, ha riguardato un negozio di alimentari di circa 300 metri quadri nel quale sono stati trovati accatastati in malo modo oltre 100 chili di prodotti ittici e di carne ritenuti appunto non idonei al consumo.
L’esercizio commerciale, come suddetto, era gestito da una cittadina cinese, la quale, con naturalezza, aveva messo in vendita questi generi alimentari in cattivo stato di conservazione (in particolare, ricordiamo, prodotti ittici freschi e surgelati, nonché carne, il tutto confezionato in in maniera non solo errata ma anche improvvisata), privi di quei requisiti di sicurezza imposti dalla normativa nazionale ed europea per poter essere commercializzati al pubblico. Tutti gli alimenti erano destinati ad essere venduti sia all’ingrosso che al dettaglio. Purtroppo, scenari di questo genere sono sempre più frequenti, e non solo negli esercizi commerciali gestiti da extracomunitari, per questo motivo è bene controllare la data di scadenza dei cibi che portiamo in tavola, ma anche accertarci che possiedano una tracciabilità consona alle normative vigenti in materia di igiene alimentare.
Vai alla home page di LineaDiretta24
Leggi altri articoli dello stesso autorere
Twitter: @Claudia78P