Morto Andrea Mongiardo, il giovane con il cuore di Nicholas Green [VIDEO]

È morto Andrea Mongiardo, il ragazzo che nel 1994 aveva ricevuto il cuore del piccolo Nicholas Green, il bambino americano di sette anni che ventidue anni fa perse la vita sulla Salerno – Reggio Calabria durante un tentativo di rapina. Il piccolo era in vacanza in Italia con la sua famiglia quando il 29 settembre 1994, la loro automobile fu scambiata per quella di un gioielliere da alcuni rapinatori : Nicholas, dopo esser stato colpito da un proiettile, morì nei giorni successivi al centro neurochirurgico del Policlinico di Messina. In seguito al decesso del figlio, i genitori autorizzarono immediatamente il prelievo e la donazione degli organi. All’epoca dei fatti Andrea Mongiardo aveva quindici anni ed era affetto da una cardiopatia congenita che gli avrebbe lasciato pochi mesi di vita: aveva già subito numerosi interventi al torace e pesava 27 chili. Quando inaspettatamente, il primo ottobre, all’ospedale Bambino Gesù di Roma dove Andrea Mongiardo era ricoverato, giunse la notizia che c’era un nuovo cuore per lui.

Soltanto un anno fa Reginald Green, il padre del piccolo Nicholas, durante una conferenza a Palermo aveva ricordato il motivo della sua scelta di donare gli organi del figlio. “Volevo che dalla tragedia che ha colpito la mia famiglia venisse fuori qualcosa di buono. Non sapevo a chi sarebbero andati gli organi di mio figlio, ma sapevo che quelle persone ne avevano un disperato bisogno. Non abbiamo mai avuto nessun dubbio sulla scelta fatta in quel momento. La compassione e la compartecipazione degli italiani ci hanno dimostrato fin da subito che la mano che ha ucciso nostro figlio era quella di due criminali e non quella degli italiani” ultimo messaggioaggiungendo di essere certo che “gli uomini possono cambiare il mondo. Ogni volta che vado a trovare Nicholas gli dico sempre: si chiudono gli occhi, ma si aprono le menti delle persone”.   Andrea Mongiardo, dopo una vita piena di ostacoli, è morto martedì scorso alle 10.30 al nel reparto di rianimazione del nosocomio della Santa Sede a causa di un’insufficienza respiratoria. Quattro anni fa gli era stato diagnosticato un linfoma. Aveva 37 anni.

 

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