Arriva Giro di vite al Teatro Trastevere: un classico teatrale, opera dello scrittore statunitense Henry James.    Fine 1800. Una giovane istitutrice, interpretata da Laura Nasoni, accetta l’incarico di accudire i piccoli orfani Miles, Gabriele Scopel e Flora, Sofia Mongelli, affidati alle cure dello zio. Le redini della casa sono tenute dalla signora Grose interpretata da Paola Bardellini, in seguito alla morte della precedente istitutrice. I due bambini sono adorabili e molto intelligenti. Tuttavia la quiete a Bly viene turbata da alcune sinistre presenze che si riveleranno essere la precedente istitutrice Jessel e Peter Quint, maggiordomo e suo amante, entrambi morti in circostanze misteriose e interpretati rispettivamente da Marilena Marino e Luca De Pauli. In seguito allo shock iniziale, la giovane donna e la signora Grose decidono di farsi coraggio e affrontare quei fantasmi. La donna crede che i due bambini sappiano molto più di quanto sembra. Ma quanto è frutto della fantasia dell’istitutrice? E quanto ancora è invece riconducibile ad una realtà fantasmatica? Giro di vite è un testo intrigante che corre sul filo della tensione, tra l’incubo e il mistero, tra l’immaginazione e una realtà altra.
In questo adattamento, firmato dalla giovanissima regista Vittoria Citerni di Siena e  da Diego Pornaro, si viene catapultati completamente in un atmosfera realisticamente ottocentesca, per la cui realizzazione scenografica Angela Consalvo e Claudia Paciucci hanno collaborato con gli studenti dell’ Accademia di Belle Arti di Roma. L’andamento dello spettacolo è tendenzialmente lento (forse  causa dell’ emozione della prima?) e alternato a scene statiche che talvolta risultano anche incomplete. Tuttavia le apparizioni degli spiriti sono decisamente riuscite. Quei volti attraverso i vetri e le luci delle candele creano una realtà scenica che provoca realmente brividi e sussulti. Anche il solitario narratore Douglas, interpretato da Alessandro Giova, aggiunge una nota di mistero che, nell’economia complessiva della rappresentazione, innalza l’effetto inquietante di questo adattamento teatrale sul pubblico.

Fino al 12 febbraio Giro di vite al Teatro Trastevere è l’ideale per gli amanti del brivido. un “American Horror Story” dal vivo che propone un classico dell’autore e critico letterario, Henry James, noto per i suoi racconti su coscienza e moralità e per questa celebre vicenda di fantasmi.

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@letiziadelpizzo