Sanremo 2017, viaggio tra i testi più belli del festival

Il conto alla rovescia per l’inizio del Festival di Sanremo 2017 è iniziato. Manca poco infatti al 7 febbraio, data in cui il Festival di Sanremo allieterà i telespettatori per la 67esima volta. Sono stati già resi noti i nomi dei 22 artisti in gara e sono stati pubblicati su Tv Sorrisi e Canzoni i testi delle loro canzoni. Dopo aver preso visione dei testi in gara con i quali gli artisti si esibiranno nella più amata kermesse canora della canzone italiana, cominciamo il nostro viaggio.

Sanremo 2017_Testi in garaLe canzoni in gara: l’amore è il tema predominante al Festival di Sanremo 2017

Verrebbe da dire: “Niente di nuovo sotto il sole”. Anche quest’anno infatti molti di loro hanno puntato sul cavallo vincente: l’amore. Questo amore di cui parlano a volte avrà un lieto fine favolistico, altre volte struggerà il cuore (e non solo) e non finirà tanto bene.

Probabilmente i testi in gara più profondi e con risvolti lontanamente sociali ci sembrano a prima vista quelli di Fiorella Mannoia (la favorita di questa edizione del Festival) e di Ermal Meta. Il brano di Fiorella Mannoia Che sia benedetta è una sorta di preghiera, un’esortazione a vivere con pienezza la vita che, dice lei, è perfetta così com’è. “Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta … Se cadi ti aspetta … Siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta” (Fiorella scusa, ma cosa?!). Ermal Meta proporrà un brano davvero toccante (dedicato a sua madre) “Vietato morire” nel quale ci ricorda che “l’amore non è mai violenza”, che “l’amore non ti spara in faccia mai”, e che dobbiamo“disobbedire perché è vietato morire”. Questo testo è stato apprezzato dalla critica perché descrive un po’ l’amara cronaca nera del nostro Paese.

 

Al Bano porterà sul palco Di rose e di spine, una canzone tipica del suo inconfondibile stile sanremese, piena di vocalizzi potenti, che parla di “un amore senza fine fatto di rose e di spine”. Michele Zarrillo canterà un pezzo melodico intitolato Mani nelle mani, una canzone d’amore che parla di impeto e passione, di tormenti, di ricordi, di giuramenti. Giusy Ferreri, appartenente alla categoria “l’ottimismo è il sale della vita”, porterà il brano Fa talmente male che già dal titolo promette davvero bene. Si toccano punte di filosofia con Francesco Gabbani e la sua Occidentali’s Karma il cui incipit è: “Essere o dover essere, il dubbio amletico” e che prosegue con una vera perla di saggezza “Comunque vada panta rei and singing in the rain”. Soprattutto, d’accordo con il vecchio saggio Eraclito, confidiamo religiosamente che tutto scorra e, aggiungerei, anche il più velocemente possibile.

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