Caso polizze: Raggi e l’accanimento mediatico

Caso polizze

Se ne è sollevato molto di fumo negli ultimi giorni in merito alla vicenda delle due polizze vita intestate alla Sindaca Raggi dal suo ex capo di segreteria Salvatore Romeo. La vicenda, come prevedibile, è stata cavalcata da molte testate giornalistiche ed è stato motivo di incessanti e – a detta di alcuni – eccessivi dibattiti.

 

Tutto ha avuto inizio dopo l’interrogatorio, durato più di otto ore, presso il polo investigativo tuscolano in cui la Raggi ha dovuto fornire informazioni su tale vicenda, che oltre ad esserle costata un’indagine per falso e abuso d’ufficio le ha pesato anche sul privato. La prima cittadina ha dovuto infatti dare spiegazioni anche sul suo rapporto con Salvatore Romeo, precisando come questo si sia sempre limitato ad un rapporto puramente professionale. Ma il punto nevralgico che ha maggiormente infastidito la Sindaca non è stata tanto l’insistenza delle domande sul tipo di rapporto avuto con Romeo (tra l’altro che sia stretto o no questo ancora non è stato ben chiarito) quanto piuttosto l’accanimento mediatico. Lo ha dichiarato direttamente lei stessa alla stampa, così come lo ha ribadito davanti a milioni di telespettatori. Più che sorprendente è stato infatti l’immediato invito di Mentana a Virginia Raggi negli studi di La7 nella trasmissione Bersaglio Mobile. Sorprendente la presenza della Raggi in studio, quasi sempre un’ incognita in queste occasioni vista la sua non predisposizione a presenziare nelle trasmissioni televisive. Ed è stato forse proprio questo ad incidere ancor più sugli ascolti registrati in prime time da Enrico Mentana. Con una media di un milione di spettatori per due ore e una permanenza superiore al 20%, Bersaglio Mobile ha fatto centro offrendosi come una sorta di vetrina in cui fare chiarezza, al netto delle numerose polemiche sollevate da alcune testate giornalistiche.

 

Ma torniamo ora al nodo centrale della vicenda polizza. La Raggi stessa, proprio durante la trasmissione su La7, sebbene si sia lamentata dell’atteggiamento martellante della stampa, dichiarando di aver notato una certa scorrettezza nei suoi confronti e in quelli della sua amministrazione capitolina, non si è astenuta nel fornire la sua versione dei fatti: «Fino a ieri non avevo mai sentito parlare di queste polizze. L’ho saputo nel corso dell’interrogatorio dei pm – ha affermato la Raggi e continua – sono rimasta sgomenta perché non avevo idea di cosa fossero queste polizze. In queste ore mi sono informata e ho capito che sono strumenti finanziari utilizzati per fare investimenti e che ci sono interessi sicuri ogni anno. Ho scoperto anche che il beneficiario non solo non è tenuto a saperlo ma non è tenuto a sottoscrivere nulla – e infine conclude – chiunque potrebbe essere beneficiario di una polizza e non saperlo fino a quando non si verifica il caso di morte». Nulla di sospetto, dunque, nelle risposte della Raggi e tantomeno nulla che dinanzi a questa versione abbia generato dubbi in Mentana, il quale avrebbe potuto incalzare ripetutamente la Raggi con domande pungenti. Resta il fatto, in ogni caso, che polemiche e dibattiti di questo tipo non sono i primi e non saranno neanche gli ultimi per la Raggi e per la sua amministrazione capitolina.

 

 

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