Braccialetti Rossi, dal 26 gennaio su Rai Uno

Braccialetti Rossi porta in tv una tematica a cui gli affezionati della fiction non sono abituati: ragazzi che affrontano una malattia. In onda su Rai Uno da domenica 26 gennaio, il nuovo lavoro prodotto da Raifiction e dalla Palomar di Carlo Degli Esposti, in collaborazione con Big Bang Media, si svilupperà in sei puntate.

Protagonisti della storia sono sei adolescenti le cui vite si intrecciano all’interno di un ospedale. Un “drammone” qualcuno potrebbe pensare… in realtà Braccialetti Rossi è una serie sull’amicizia, su come dei ragazzi si facciano forza l’uno con l’altro condividendo paure, speranze e spensieratezza. Tra loro c’è il Leader, Leo (Carmine Buschini), il Vice-Leader, Vale (Brando Pacitto), il Bello, Davide (Mirko Trovato), il Furbo, Toni (Pio Luigi Piscicelli), l’Imprescindibile, Rocco (Lorenzo Guidi) e La Ragazza, Cris (Aurora Ruffino). In questo insieme ognuno di loro costituisce una parte indispensabile. C’è chi si ribella e chi si prende cura delle esigenze dell’amico, chi sta imparando a conoscere se stesso e chi contribuisce a mantenere unito il gruppo. Dietro di loro, i medici e i familiari dei ragazzi, anch’essi con i propri sentimenti.Fanno parte del grande cast attori affermati come Laura Chiatti, Giampaolo Morelli e Michela Cescon.

A dirigere questa fiction corale è Giacomo Campiotti, che recentemente ha realizzato per il grande schermo Bianca come il latte, rossa come il sangue (2013), dalla tematica simile a Braccialetti Rossi. «La società nasconde la malattia, dobbiamo essere perfetti, vincenti. La nostra è una storia di amicizia e speranza che vede protagonisti bambini malati. Non è ricattatoria, è ricattatorio porre dei tabù. È una favola con sei ragazzi uniti nella stessa battaglia, guarire. Perché la vita è più forte di tutto: i genitori hanno paura delle parole, i ragazzi chiamano le cose col loro nome. I braccialetti che indossano sono il loro segno distintivo», con queste parole il regista racconta la sua ultima opera. {ads1} A curare la sceneggiatura è Sandro Petraglia che ha modellato un soggetto spagnolo. Pulseras Rojas è infatti la versione originale di Braccialetti Rossi. I diritti della fiction catalana sono stati addirittura acquistati da Steven Spielberg per la Abc, decretando Pulseras Rojas un successo internazionale. Ad accogliere le riprese per la serie italiana è stata la Puglia, Fasano in particolare, la cui Apulia Film Commission ha sostenuto insieme a Raifiction la produzione. «Ci metto il coraggio/ E il mio domani intero è questo tempo mezzo rotto/ Ma nonostante tutto/ Io non ho finito/ Perché ho sete ancora/ Io non ho finito/ Fuori è primavera/ Io non ho finito/ Non ti lascio ora/ Io non ho finito/ Anche con i crampi con la fine sulla faccia/ Col dolore che mi schiaccia e non lo sai/ Anche con la gioia di sapere che dovunque ce ne andremo/ non ci lasceremo mai», sono le parole del brano Io non ho finito che Niccolò Agliardi ha creato appositamente per la fiction, oltre a otto canzoni inedite. Elemento fondamentale in Braccialetti Rossi è appunto la colonna sonora, di cui fanno parte cinque brani celebri appartenenti a Tiziano Ferro, Laura Pausini, Emma Marrone, Vasco Rossi e a Emis Killa.

 

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