F1 2017: macchine più veloci, gomme più larghe, tutte le novità della prossima stagione di corse automobilistiche
F1 2017 – Dopo tre anni di dominio Mercedes praticamente incontrastato, il 2017 si presenta ai nastri di partenza come la stagione della rivoluzione tecnica. Gomme più larghe, aerodinamica estrema e più carburante. Una lunga serie di migliorie e innovazioni pensate per un unico basilare scopo: avere macchine più veloci. In termini di tempi puri qualcuno avanza l’ottimistica previsione di 4” al giro di guadagno, i più cauti si attestano intorno ai 2/3” secondi. Andiamo a vedere nel dettaglio tutte le novità tecniche della stagione di F1 2017.
MOTORE – I motori, diciamolo subito, saranno l’unica parte delle monoposto sostanzialmente invariata rispetto alle scorse stagioni. Le Power Unit saranno sempre di tipo ibrido e durante la stagione se ne potranno usare 4, visto che ne è concessa una ogni 5 GP. Addio al sistema di sviluppo a gettoni, dalla prossima stagione le scuderie potranno evolvere i loro propulsori a piacimento, potendo, al limite, anche portare 3 evoluzioni diverse di quello d’esordio con cui prenderanno il via a Marzo in Australia. Per la stagione di F1 2017 è stata anche bandita la “furbata” di sostituire in massa le componenti del motore scontando un’unica penalizzazione e accumulando pezzi per i GP successivi. Dal prossimo anno sarà ritenuta lecita unicamente l’ultima unità sostituita e portata in gara. Aumenta anche il tetto massimo di carburante che ogni monoposto potrà caricare, da 100 a 105 kg.
AERODINAMICA – Ecco una delle novità più succose della prossima stagione. Aumentano le dimensioni (e quindi le prestazioni) di tutte le parti aerodinamiche delle F1 2017. L’ala anteriore passa da 1650 mm a 1800 mm, con il piano verticale che resta invariato. L’ala posteriore aumenta da 750 mm a 950 mm, abbassandosi anche sul piano verticale dai 950 mm attuali agli 800 mm futuri. Le macchine saranno più larghe delle loro antecedenti, si passa da 1800 mm a 2000 mm, e anche le pance potranno essere aumentate, a discrezione dei singoli team di 200 mm rispetto alla scorsa stagione. Anche il diffusore avrà misure completamente riviste, con dimensioni maggiori che permetteranno di generare un maggiore carico aerodinamico.
GOMME – La rivoluzione della prossima stagione sarà completata dall’introduzione dei nuovi pneumatici Pirelli. Aumenta il passo del 25% con la larghezza che passa dagli attuali 245/325 (anteriore/posteriore) ai futuri 305/405 mm. I cerchi rimarranno da 13”, mentre aumenterà il diametro complessivo della ruota. Solamente per le prime gare stagionali sarà proprio Pirelli a scegliere quali mescole fornire ai team, che dalla quarta gara in poi dovranno invece scegliere da loro le forniture. Anche le mescole dovrebbero in parte cambiare per adeguarsi ai nuovi standard di performance richiesti dalla F1 2017. Il degrado dovrebbe essere minore, mentre la tenuta in curva dovrebbe aumentare notevolmente.
NUOVE REGOLE – Cambiano ancora le qualifiche con un sistema di eliminazione stile wrestling americano: una Royal Rumble che dovrebbe mettere in diretta competizione i due piloti più lenti in griglia, eliminandoli uno alla volta. Un sistema forse non facile da spiegare ma che potrebbe regalare spettacolo a una fase importante dei GP. Per quanto riguarda i caschi, dalla prossima stagione i piloti dovranno mantenere delle livree omogenee per tutta la stagione e saranno consentiti caschi speciali solamente per GP particolari. Per quanto riguarda le partenze sul bagnato che tanto hanno fatto discutere in questa stagione, in caso di pioggia abbondante si partirà nuovamente dietro SC, ma in caso di ripartenza si procederà a un nuovo schieramento, come avvenuto nel GP del Brasile.
IMPRESSIONI DI … GENNAIO – Dopo aver visto nel dettaglio i tanti cambiamenti tecnici della prossima stagione, posso dirmi contento, ma non del tutto soddisfatto. Quello che si chiede alla F1 è un ritorno al passato, alle sfide epiche, a duelli, staccate, sorpassi. Non è detto che la velocità pura sia la panacea di tutti i mali, anzi, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio. Personalmente avrei preferito delle limitazioni all’elettronica e ad alcuni sistemi come il bottone “magico” della Mercedes in grado di erogare la potenza massima solamente quando necessario. Sarebbe auspicabile una F1 2017 dove, se a livello progettuale si sceglie di produrre un determinato tipo di motore, che sviluppi una certa potenza, la scuderia sia poi tenuta a spingerlo sempre al massimo delle sue possibilità, ricercando un giusto equilibrio tra prestazione e affidabilità che non sia “drogato” dall’elettronica. Anche i circuiti dovrebbero tornare a essere concepiti in un certo modo. Spa, Suzuka e Monza, per esempio, sono piste che da molti “esperti” sono state definite come antiquate e pericolose, ma a conti fatti sono quelle che si sono rivelate le più emozionanti, consentendo ai piloti manovre e sorpassi degni dei tempi che furono. Le piste moderne, vedi Baku, Mexico, Singapore, sono tremendamente noiose, schiave di una concezione troppo “televisiva”, basata sul rallentare le macchine e creare cornici di pubblico o “ambiente” che favoriscano la diffusione televisiva. Questi accorgimenti hanno finito quasi con l’uccidere uno sport e la sua storia. Speriamo che con il cambio di gestione ai vertici del Circus ci sia anche un cambio di atteggiamento rispetto a quelli che sono i temi davvero importanti. Le modifiche tecniche di cui vi abbiamo raccontato, ad oggi, sembrano soltanto un placebo e non la soluzione di un problema decisamente più radicato.
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