Rigopiano, recuperate dalle neve tutte le vittime
È passata poco più di una settimana da quel pomeriggio del mercoledì 18 Gennaio, giorno in cui l’Hotel Rigopiano è stato investito da una valanga di neve. C’erano 28 ospiti, di cui 4 bambini e 12 dipendenti, compresi il proprietario Roberto del Rosso e il rifugiato Faye Dane.
Attorno alle 23 di ieri i vigili del fuoco hanno estratto da quel cumulo di neve, detriti dell’albergo e tronchi d’albero, anche gli ultimi due dispersi. Ma la speranza di trovare qualcuno vivo non si era mai spenta per coloro che ininterrottamente hanno scavato giorno e notte per poter salvare vite o anche solo restituire i corpi dispersi ai parenti delle vittime. “Speravamo di trovare qualcuno ancora vivo – hanno ripetuto fino a ieri i vigili del fuoco – anche se sapevamo bene che stavano per lasciare l’albergo e dunque erano tutti radunati da un’altra parte. Però magari qualcuno era tornato indietro, o si era attardato per qualche motivo in cucina. E se fosse stato così forse si sarebbe salvato”.
Delle 29 vittime, 20 sono state identificate: si tratta di 9 donne e 11 uomini. Gli ultimi 9 corpi ancora da identificare si trovano ora all’obitorio dell’ospedale di Pescara. Le autopsie eseguite nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Pescara fanno luce sulla causa della morte: “In alcuni casi, ci sono state morti immediate per schiacciamento, in altri casi ci sono stati decessi meno immediati con concorrenza di cause temporalmente assai prossime: schiacciamento, ipotermia e asfissia”. Dunque, ad oggi, quel che resta dell’hotel Rigopiano non è altro che un groviglio di dolore, orrore e tragedia che segnerà per sempre il cuore dell’Italia.
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