Terremoto e neve, l’incubo degli sfollati (FOTOGALLERY)
Terremoto e neve, forti disagi nel centro Italia dato che si passa da un’emergenza all’altra dopo le scosse che dal 24 agosto sino al 30 ottobre hanno messo in ginocchio quasi 120 comuni, producendo circa 25.000 sfollati.
Da Amatrice a Norcia, sino a Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera e Camerino, Tolentino, San Severino. Elencare tutti comuni colpiti da sisma è impossibile, come in queste ore sta divenendo ancora più impossibile raggiungerli a causa del maltempo. Il terremoto e la neve che sta ininterrottamente cadendo sul cratere del sisma sembra non volersi fermare ed oltre a rallentare le opere di messa in sicurezza che pian piano si stavano cercando di portare a termine al fine di restringere le zone rosse, salvando il salvabile ma soprattutto riaprendo a la vita, da una settimana si è stati costretti a tornare al punto di partenza. In cima all’emergenza: viabilità e bestiame, tutto fermo e tutto inaccessibile se si pensa che già il sisma era intervenuto rendendo impraticabile gran parte della Salaria o della Valnerina, la neve ha dato il colpo di grazia. Stessa storia per quanto riguarda il bestiame e gli allevatori che da agosto stanno cercando di salvare da soli la propria attività, sforzo che non sembra essere stato preso in carico dallo Stato, grande assente delle prime e delle ultime ore. Nulla infatti è ancora arrivato ai terremotati, e se di emergenza terremoto e neve si è molto discusso, di fatto gli aiuti concreti non sono mai arrivati. Né casette, né container molti sfollati hanno dovuto investire sulla loro abitazione di fortuna o accettare la tanta solidarietà che sta sostituendo lo Stato. Insomma, si continua a combattere nelle zone terremotate, a barcamenarsi tra un’emergenza e l’altra: « Le stiamo vedendo tutte, manca solo lo tsunami», ha dichiarato il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi.
Vai alla home page di LineaDiretta24.it
Leggi altri articoli dello stesso autore