Sci alpino: un mese a Sochi
Eccoci, dopo lo slalom serale di Bormio di lunedì, impreziosito dal bellissimo podio di Manfred Moelgg, ad un mese dall’inizio dei giochi olimpici di Sochi. E’ ovviamente ancora presto per sbilanciarsi in pronostici, visto che ci sono ancora quattro week end di gare che ci possono dare indicazioni importanti e che non si sa ancora da quali atleti sarà costituita la pattuglia che ci rappresenterà.
L’esiguo numero di atleti che possiamo portare, allo stato dell’arte 15 in tutto tra uomini e donne, rende le scelte difficilissime per i tecnici e ovviamente si cercherà di coprire quante più discipline possibili al meglio. Ovviamente diamo per scontata la presenza di Moelgg, Innerhofer e Paris tra gli uomini e di Brignone, Nadia ed Elena Fanchini tra le donne visti i risultati ottenuti e le effettive possibilità di fare bene. Al femminile una brutta notizia è stata l’infortunio alla caviglia per Johanna Schnarf patito dopo poche settimane dal rientro dal precedente infortunio al ginocchio. Sfortunatissima davvero. Al maschile se Paris si sta riprendendo, nello slalom di Bormio sono finiti in infermeria sia Deville che Razzoli. Soprattutto per il secondo sembra sia niente di grave ma sono in corso accertamenti. Saranno ovviamente le prossime gare a dare ulteriori indicazioni ai tecnici. Il calendario per le prossime settimane è quello abituale con le grandi classiche: gli uomini saranno ad Adelboden questo fine settimana per le prove tecniche poi ci saranno Wengen e Kitzbuehel con le abituali discese, slalom e combinate, poi uno slalom infrasettimanale a Schladming ed a chiudere le prove veloci di Garmisch del 1 e 2 febbraio. Quindi ci saranno ben quattro slalom per poter testare una squadra, quella azzurra, che due stagioni or sono poteva essere considerata come la più forte, anche di quella austriaca. Cosa che adesso davvero non possiamo più dire. {ads1} Occasioni inoltre per i velocisti che stanno facendo una buona stagione ed avranno a disposizione tre discese e due superG per guadagnarsi il pass per Sochi. In gigante, a nostro avviso, le cose sono molto delicate con i nostri che hanno faticato, con gli anziani non più performanti e i giovani non ancora affidabili, qui le cose per i nostri tecnici si fanno davvero difficili e non vorremmo essere nei loro panni: è la classica situazione in cui comunque si fa si “sbaglierà” nel senso di critiche anche gratuite.
Il calendario per il gentil sesso è il seguente: il prossimo fine settimana tutti ad Altenmarkt-Zauchensee per una discesa ed una combinata, poi uno slaom infrasettimanale serale il 14 a Flachau, due week end dedicati alla velocità a Cortina ed a Garmisch ed il primo ed il 2 di febbraio, a Maribor, prove tecniche. Per quanto riguarda l’attuale situazione della nazionale femminile le cose sono messe così: in slalom ci possiamo togliere il patema d’animo in quanto la squadra è davvero ridotta ai minimi termini, non solo in quanto a risultati, ma anche come potenzialità visto che i problemi fisici attanagliano le nostre atlete più competitive, mentre quella che di problemi fisici non ne ha ed è davvero forte, parliamo della Costazza, sembra che non ci sia con la testa. Sia in gigante che nella velocità qualche carta da giocare invece ce l’abbiamo eccome, per cui il calendario una mano ce la da per apprezzare eventuali miglioramenti soprattutto delle giovani come Elena Curtoni visto che il programma prevede ben tre discese e due superG. Appuntamento per questo sabato mattina con la prima manche dello slalom gigante maschile da Adelboden alle 10:30 seguita dalla discesa libera femminile da Altenmarkt.