Texas, la prima esecuzione del 2017
Ad Huntsville, in Texas, nella notte è avvenuta la prima esecuzione del 2017 di un condannato a morte. Ancora una volta è stata praticata l’iniezione letale in uno degli stati più conservatori degli Usa.
Christopher Wilkins, un uomo di 48 anni, era stato accusato di duplice omicidio. Pare che l’assassino conoscesse le sue due vittime e che le avesse uccise a seguito di una banale lite. Infatti una delle vittime, tale Willie Freeman, un quarantenne, aveva preso in giro Christopher Wilkins per essersi invischiato in un fasullo giro di droga. Così nel 2005, nella città di Fort Worth in Texas, a seguito di questa accesa discussione, Christopher Wilkins decise di mettere fine a quella lite, uccidendo il suo detrattore e, insieme a lui, Mike Silva, un giovane di 33 anni, che non aveva nulla a che fare con l’intera vicenda.
Christopher Wilkins, poco prima dell’esecuzione ha voluto chiedere scusa ai parenti delle vittime attraverso il vetro dicendo un semplice ‘mi dispiace’. Alcuni parenti di uno dei due uomini uccisi si trovavano sul posto per assistere all’esecuzione di Christopher Wilkins, come se vedere un uomo morire sulla sedia elettrica o con un’iniezione letale potesse essere in qualche modo di giovamento alla propria anima o potesse lenire il dolore di una perdita. La prima esecuzione del 2017 riapre un confronto dialettico sulla pena di morte. Durante il processo che avvenne nel 2008 Christopher Wilkins raccontò ai giurati come si svolsero i fatti in quel lontano 2005 a Fort Worth e perché la lite degenerò fino a sfociare in un duplice omicidio. Inoltre l’uomo disse alla giuria che non gli importava nulla che sulla sua testa pendesse una condanna a morte. Sono state eseguite almeno una ventina di esecuzioni nel 2016 negli Stati Uniti, un numero alto ma in discesa rispetto agli anni precedenti, soprattutto se si considera il periodo dal 1980 fino ad oggi.
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