Saviano e De Magistris: la guerra sui social
Lo scontro tra Saviano e De Magistris infiamma la rete, lo sfogo dello scrittore sulla situazione statica di poca sicurezza e criminalità di Napoli dopo il raid al Mercato della Duchessa dove una pallottola ha colpito una bambina di 10 anni innesca una bella bomba pronta ad esplodere e la replica al vetriolo del primo cittadino non si fa certo attendere.
“Quello che è accaduto ieri nell’affollatissimo mercato della Duchesca (frequentato da napoletani e da turisti) è gravissimo. La camorra spara ad ambulanti immigrati abusivi e non se ne sarebbe nemmeno parlato se non fosse rimasta ferita anche una bambina di 10 anni”. Inizia così lo scontro verbale tra Saviano e De Magistris e poi lo scrittore commenta:” La camorra controlla l’abusivismo: la camorra e non la Polizia Municipale, e non quindi un organo di controllo del territorio che dipende direttamente dall’amministrazione cittadina, cioè dal sindaco“.
E allora il sindaco non trattiene la risposta e neanche il suo personalissimo punto di vista sul “personaggio” dell’autore scriba dei problemi campani che accusa di speculazione sulla pelle dei napoletani: “Caro Saviano, mi occupo di mafie, criminalità organizzata e corruzione da circa 25 anni, inizialmente come pubblico ministero in prima linea, oggi da sindaco di… Napoli. Ed ho pagato prezzi alti, altissimi. Non faccio più il magistrato per aver contrastato mafie e corruzioni fino ai vertici dello Stato. Non ti ho visto al nostro fianco. Caro Saviano, ogni volta che a Napoli succede un fatto di cronaca nera, più o meno grave, arriva, come un orologio, il tuo verbo, il tuo pensiero, la tua invettiva. Più si spara, più cresce la tua impresa. Opinioni legittime, ma non posso credere che il tuo successo cresca con gli spari della camorra. Caro Saviano, mi chiedo: premesso che a Napoli i problemi sono ancora tanti, nonostante i numerosi risultati raggiunti senza soldi e contro il Sistema, come fai a non sapere, a non renderti conto di quanto sia cambiata Napoli ? Ce lo dicono in tantissimi. Tutti riconoscono quanto stia cambiando la Città. Napoli ricca di umanità, di vitalità, di cultura, di turisti come mai nella sua storia, di commercio, di creatività, di movimenti giovanili, di processi di liberazione quotidiani. Prima città in Italia per crescita culturale e turistica. Napoli che ha rotto il rapporto tra mafia e politica. Napoli dei beni comuni. Napoli del riscatto morale con i fatti. Napoli autonoma. Napoli che rompe il sistema di rifiuti ed ecomafie. E potrei continuare. Caro Saviano non speculare più sulla nostra pelle. Sporcati le mani di fatica vera. Vieni qui, mischiati insieme a noi”.
Le accuse di De Magistris sulle considerazioni calcolate e redditizie del saggista napoletano chiamano a nozze lo scrittore che elabora un amaro e grottesco finale magari per un suo prossimo romanzo dedicato al primo cittadino “Quel che è certo, sindaco De Magistris, è che quando le mistificazioni della sua amministrazione verranno al pettine, a pugnalarla saranno i tanti lacchè, più o meno pagati, dei quali si circonda
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